<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Festa della zucca, la fantasia
trionfa al concorso artistico

Le persone premiate al concorso «Zucca più» in occasione della Festa della zucca a Pastrengo
Le persone premiate al concorso «Zucca più» in occasione della Festa della zucca a Pastrengo
Le persone premiate al concorso «Zucca più» in occasione della Festa della zucca a Pastrengo
Le persone premiate al concorso «Zucca più» in occasione della Festa della zucca a Pastrengo

Positivo, nonostante la variabilità del tempo, il bilancio della Festa della zucca, l’evento più importante che organizza la Pro loco di Pastrengo. «Sono stati sette giorni in parte funestati dal maltempo», spiega Albino Monauni presidente della Pro loco. «Ciò nonostante siamo riusciti a portare a termine buona parte del programma. Ma vista l’esperienza di quest’anno si sta pensando di far durare la festa due fine settimana. L’intento è di poter recuperare eventuali giornate che potrebbero andare a monte per il maltempo».

Tra le iniziative portate in porto durante la Festa della zucca 2017 c’è stato il pranzo offerto dall’amministrazione comunale e dalla Pro loco agli anziani. La giornata è iniziata con il sole ma poi il cielo si è coperto di nuvole. All’ora di pranzo è scoppiato un temporale mentre gli oltre cento ospiti arrivavano nel tendone allestito dalla Pro loco.

«Le tavole erano apparecchiate con cura. A servire in tavola hanno collaborato gli scout del gruppo di Bussolengo-Pastrengo», continua Monanuni. «Sono stati serviti tortelli al burro fuso e salvia, risotto alla zucca con salciccia e spezzatino con polenta. Come dolce è stato proposto lo strudel alla zucca di nonna Mariolina, personaggio poliedrico, cuoca e vice-presidente della Pro loco Pastrengo».

«È stata un’esperienza positiva e condivisa», sottolinea il sindaco Gianni Testi, «che deve essere riproposta anche nelle prossime edizioni della Festa della zucca». Tra le iniziative collaterali che hanno caratterizzato la manifestazione c’è stato anche il concorso artistico «Zucca più».

Per la sezione Junior dedicata ai giovanissimi sono stati assegnati tre trofei. Uno è andato a Maria Bergamini autrice del cestino «Il gattino» che mostrava una zucca colorata e decorata a forma di gattino che sta giocando con un gomitolo di lana. Coppa anche per Leonardo Valentini che ha presentato la composizione «Cappuccetto Rosso». Melania e Vittoria Segattini invece si sono imposte con «Il circo» una composizione che presentava un grande tendone a righe bianche e rosse e con al centro tante zucche decorate che rappresentavano gli artisti in scena.

Sono stati assegnati premi anche nelle altre sezioni. Il premio per la zucca più grossa è stato appannaggio di Edoardo Rizzi con Elena e Nicol Accordini che hanno presentato un esemplare di 35 chilogrammi. Il premio per la zucca più lunga lo ha vinto Lorenzo Valentini con un ortaggio lungo 191 centimetri.

La zucca più bella in composizione l’ha presentata Maria Spader, con la composizione «Il gioco dà alla zucca...». Con la sua opera Spader ha rappresentato quattro amici all’osteria che giocano a carte davanti a un fiasco di vino.

Quella di Edoardo Rizzi con Elena e Nicol Accordini è stata invece giudicata la zucca più originale.

È intitolata «La zucca va al mercato» e mostra un motocarro guidato da un uomo-zucca che trasporta zucche, patate, melanzane. L’originale mezzo ha le ruote fatte di zucche corredate di argentati cerchi copri mozzo. È dispone anche di manubrio, parabrezza e cofano. Elio Rosa è stato premiato per la zucca meglio intagliata dal titolo «Composizione verderame». In un grande cesto erano sistemate diverse zucche intagliate con fiori e uccellini e abbellite all’esterno con decori in rame battuto a forma di foglie e fiori. La zucca di migliore inventiva senior è stata la «Metafora della vita», opera di Giorgio Modena. Adagiate su una vecchia sedia stavano sedute le zucche giovani donzelle. Arrampicate sull’alto schienale altre zucche si mostravano sempre più rugose fino a diventare, nella parte più alta, secche e piene di spine. La metafora della vita appunto. L.B.

Suggerimenti