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Festa al santuario
amato da chi viaggia

Il santuario: qui i biker hanno appena organizzato un raduno
Il santuario: qui i biker hanno appena organizzato un raduno
Il santuario: qui i biker hanno appena organizzato un raduno
Il santuario: qui i biker hanno appena organizzato un raduno

Il santuario Cristo della strada si conferma luogo amato da automobilisti, camionisti e motociclisti, come ha dimostrato il raduno organizzato qui il 2 aprile: c’erano oltre 500 biker, un gruppo così folto che la chiesa non è bastata contenerli per la messa.

Lo ricorda il rettore, don Mario Brutti, annunciando per domenica un importante incontro aperto a tutti. È la Festa della misericordia durante la quale sarà benedetta la collocazione centrale del tabernacolo settecentesco.

«L’Eucarestia è stata posta al centro dell’altare e il grande dipinto del Cristo Risorto è valorizzato da un arco di marmo Rosso Verona», spiega il rettore. La festa durerà tutto il giorno. Si potrà pranzare al sacco e, con l’occasione, usufruire del salone nel seminterrato che vede cambiamenti. «Abbiamo montato un telone che lo divide e termoconvettori per sfruttarne una parte d’inverno. C’è poi una cucina con fornello per chi vuole scaldare qualcosa. Se ci sarà bel tempo si potrà sostare nel giardino dove ci sono tavoli e panche».

La giornata punta però sulla spiritualità. Inizia alle 10,30 con la celebrazione della messa. Prosegue alle 15,30 con l’Adorazione eucaristica, recite della Coroncina della divina misericordia e del rosario. Quindi catechesi curata da don Mario che, alle 18, celebrerà la messa conclusiva. Don Mario ricorda: «Il 2017 è il 20° anno dalla costruzione di questo santuario che fu inaugurato il 5 ottobre 1997. È un anno particolare in cui si desidera sottolineare l’essenzialità del messaggio del Cristo della strada reso evidente, in chiesa, nel Crocifisso del Cristo morto, lungo 6,33 metri, nel dipinto del Cristo risorto e nel sepolcro a misura d’uomo nella cripta. La Festa della misericordia», spiega, «sintetizza il mistero centrale della nostra fede. Quando il cuore di Gesù fu colpito dalla lancia effuse sangue, simbolo dell’eucarestia, e acqua, simbolo del battesimo: i sacramenti della chiesa che danno la vita divina agli uomini. La Festa fu istituita nel 1992 da San Giovanni Paolo II seguendo le indicazioni di suor Faustina Kowalska che poneva in rilievo proprio questo momento. Un fatto particolare», dice, «accadde allo scultore del crocefisso: intagliando la ferita del costato scoprì una scheggia di bomba. Ciò lo colpì profondamente. Intuì che il cuore di Cristo non vuole violenza, odio e guerra».

Il rettore, invitando tutti, ricorda che durante la giornata ci si potrà confessare acquisendo l’indulgenza plenaria.

Aprile proseguirà con le usuali messe: 10,30 e 18 la domenica e 18 nei feriali. «Inoltre, il primo maggio, festa di San Giuseppe lavoratore, sarà celebrata una messa che vedrà la presenza di un folto gruppo di autotrasportatori per i quali il santuario è punto di riferimento».

Il 13 maggio, poi, farà tappa qui, per la recita della quarta decina del rosario, previi passaggi a Bussolengo e Rivoli, la «Prima ecomaratona del pellegrino»: una corsa lenta, non competitiva, benefica organizzata dall’associazione «Noi corriamo da Dio» con partenza dalla Casa soggiorno Bresciani della Fondazione Opera San Camillo di Quinzano e arrivo al santuario della Corona. Al Cristo della Strada sarà don Brutti ad accoglierli. B.B.

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