<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Ex oleificio, i soci revocano
il bando per l’affidamento

L’ex oleificio Coag: i soci sono i Comuni di Brenzone, Torri e San Zeno
L’ex oleificio Coag: i soci sono i Comuni di Brenzone, Torri e San Zeno
L’ex oleificio Coag: i soci sono i Comuni di Brenzone, Torri e San Zeno
L’ex oleificio Coag: i soci sono i Comuni di Brenzone, Torri e San Zeno

Colpo di scena nella vicenda dell’affitto dell’ex-oleificio Coag di Brenzone. Il cda della Società oleificio Alto Garda Veronese ha revocato il bando per l’affidamento del suo immobile a Magugnano.

«I soci (cioè i tre Comuni di Brenzone, Torri e San Zeno ndr)», si legge nel verbale della riunione del cda, «avevano espresso la volontà di porre in liquidazione la società partecipata e di dare in affitto l’immobile. Questa determinazione era stata assunta anche in considerazione della possibilità di avvalersi delle agevolazioni fiscali dovute alla legge 208/2015, in scadenza il 30 settembre. Circostanza questa che aveva indotto l’Oleificio a indire la procedura di gara».

In pratica, l’idea dei tre Comuni era quella di usufruire degli sgravi fiscali previsti dalla circolare numero 26/E, emanata il primo giugno 2016 dall’Agenzia delle entrate. Possibilità che però sarebbe venuta meno con una seconda circolare dell’Agenzia delle entrate. «Ulteriori chiarimenti», hanno scritto i membri del cda della Società oleificio Alto Garda Veronese, «specificano, al contrario di quanto prima indicato, che i beni oggetto di affitto d’azienda non sono ammessi ad usufruire delle agevolazioni fiscali previsti dalla legge 208/2015. Ciò determina un consistente aggravamento dell’aliquota d’imposta, incidendo in modo rilevante sulle valutazioni a suo tempo fatte». Di qui la decisione di «revoca in autotutela del bando, riservando ai Comuni soci ogni ulteriore decisione».

I tre Comuni dovranno ora gestire la «patata bollente» del mancato affidamento dell’affitto trentennale dell’immobile di Magugnano e decidere se e come andare avanti nell’operazione proposta dalla Cooperativa piccoli produttori di Castelletto.

Cooperativa che era appena riuscita a ottenere dalla Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura, la Avepa, il contributo di 284 mila 995 euro per il progetto da 713 mila euro presentato. La Cooperativa si era proposta infatti ai tre Comuni soci, Brenzone (64 per cento), Torri (32) e San Zeno (4 ), per un progetto di recupero dell’immobile, e aveva ricevuto il via libera dai tre consigli comunali.

Il piano dei Piccoli produttori di Castelletto prevederebbe il rifacimento integrale dell’immobile, la sostituzione dei vecchi macchinari e il trasferimento della attività di molitura, frangitura e quant'altro da Castelletto a Magugnano. Il canone annuo base stabilito per l’affitto era di 24 mila 467 euro e il valore complessivo del canone trentennale era di 743 mila più iva per chi avesse vinto il bando. Ora bisognerà capire quali soluzioni escogiteranno i tre Comuni per evitare di perdere l’occasione di recuperare l’immobile e di potenziare il settore olivicolo dell’alto Garda. G.M.

Suggerimenti