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CAPRINO

Cucciolo muore
dopo un’agonia
C’è un avvelenatore?

Gli occhi intensi di una cane come quello trovato morto a Spiazzi
Gli occhi intensi di una cane come quello trovato morto a Spiazzi
Gli occhi intensi di una cane come quello trovato morto a Spiazzi
Gli occhi intensi di una cane come quello trovato morto a Spiazzi

Una tristissima sorpresa. Stefano Giacomazzi, allevatore quarantasettenne di Spiazzi, ha trovato morto un cucciolo, un meticcio maschio di taglia media, di tre mesi, che sospetta sia stato avvelenato. Per capire come siamo andate le cose si dovranno attendere gli esiti dell’analisi fatte fare all’Istituto zooprofilattico delle Venezie di Verona dal veterinario Simone Finotti in accordo col Servizio veterinario di Caprino, come di prassi quando si sospetta un caso di avvelenamento.

Racconta Giovanni, fratello di Stefano: «Ieri Stefano si è alzato verso le 6 ed è andato nella stalla dove tiene il bestiame e dove una femmina di pastore tedesco, 3 mesi fa, aveva partorito tre cuccioli. Due li ha dati via, uno lo ha tenuto. Purtroppo è morto. Aveva cominciato a stare male un giovedì sera, aveva continui conati di vomito. Purtroppo, quando la domenica Giovanni è andato nella stalla, il cane, cui non avevamo ancora dato un nome, non c’era... era andato a morire sotto un carretto. Abbiamo chiamato il veterinario che farà fare le analisi per cercare di capire le cause del decesso. Noi crediamo sia stato avvelenato. Prima era sempre stato bene. Ora resta la femmina, un pastore tedesco di quattro mesi, Lucy, ma sta male anche lei e temiamo che possa subire la stessa sorte. Sembra sembrata migliorare, ma continuiamo a farle antidoti e flebo. L’importante è salvarla».

Il veterinario, dottor Finotti, fa sapere «di averle somministrato dei farmaci sintomatici in quanto non è facile capire le ragioni per le quali il cane sta male, se si tratti di avvelenamento ed, eventualmente, di quale genere di avvelenamento». Intanto Giovanni prosegue: «Siamo dispiaciuti per i cani e arrabbiati perché erano chiusi in cortile ma qualcuno potrebbe essere entrato ed aver dato loro qualcosa da mangiare che li ha fatti morire Attendiamo l’esito delle analisi che ha fatto fare il veterinario. Eventualmente sporgeremo denuncia ai carabinieri». Per Giacomazzi, che sta in Via Coltri e abita da solo, i cani, oltre ad essere animali da guardia, sono soprattutto utili per lavoro: «Accudiscono le vacche e le pecore e per l’azienda sono fondamentali. Adesso uno è morto. L’altra sta male... se anche lei farà questa fine sarà un problema. Se sono stati avvelenati non capiamo chi abbia potuto farlo».

Finotti aggiunge: «Non avendo elementi ante mortem (il cane non è stato visto prima del decesso) relativi al cucciolo ho inviato il corpo al laboratorio di analisi all’Istituto zooprofilattico delle Venezie. E’ ancora presto per poter definire la causa del decesso. Vedremo l’esito delle analisi».

Tiziano Turcato, assessore ad agricoltura, anziani ed associazioni a Ferrara di Monte Baldo, presidente del Comitato permanente dei Comprensori alpini del Baldo e del Comprensorio di Ferrara, fa sapere: «La famiglia Giacomazzi mi ha interpellato, faremo anche noi ricerche per capire come siano andate le cose. Se risultasse che l’animale è stato avvelenato sono certo che non è stato il gesto di un cacciatore o almeno di una persona che si definisce tale. Chi si permette di fare morire le bestie tra atroci sofferenze è un incivile».

Barbara Bertasi

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