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Contro lo sfratto si incatena
al monumento ai Caduti

La protesta di Fiore Bevacqua
La protesta di Fiore Bevacqua
La protesta di Fiore Bevacqua
La protesta di Fiore Bevacqua

«Sono disperato!». Lo grida Fiore Bevacqua, calabrese, 45 anni, residente a Volargne, con lo sfratto esecutivo domani mattina, due figli più un altro in arrivo. Si è incatenato al monumento ai Caduti del paese portando con sè la bandiera del nonno, che aveva «combattuto contro i tedeschi per salvare l'Italia».

Senza casa, ha fatto domanda in Comune, ma si trova venti persone davanti in lista, la maggior parte stranieri. «L'Italia non aiuta più gli italiani», dice sconsolato. Riesce ad avere qualche aiuto, i pannolini per il bambino, qualcosa da mangiare, qualcuno per pietà gli paga qualche bolletta. «Ci sono trenta profughi accolti in una villa settecentesca, un B&B a Dolcè», continua, «ci andrei anch'io lì con la mia famiglia». Due auto dei carabinieri si sono recate sul posto per liberare l'uomo dalle catene.

Giancarla Gallo

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