<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Collettore, doppio appello al governo

Un tratto di collettore emerso recentemente a Lazise
Un tratto di collettore emerso recentemente a Lazise
Un tratto di collettore emerso recentemente a Lazise
Un tratto di collettore emerso recentemente a Lazise

È il primo atto ufficiale con cui Comunità del Garda presieduta da Mariastella Gelmini e i Comuni gardesani riuniti nell’associazione temporanea di scopo (Ats) «Garda Ambiente» chiedono alle istituzioni superiori un impegno concreto per sostenere tutte le iniziative amministrative per reperire le risorse necessarie alla realizzazione del nuovo collettore fognario del lago di Garda, il cui costo stimato è di 220 milioni di euro. Venerdì pomeriggio i sindaci dell’Ats si sono riuniti nella sede della Comunità del Garda, a Gardone Riviera, per sottoscrivere la lettera che sarà inviata al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al governo, ma anche alle regioni Veneto, Lombardia e Provincia autonoma di Trento e ai parlamentari delle stesse regioni affinché si facciano portavoce delle istanze del territorio gardesano.

«La salvaguardia della salute del lago non è un problema solo nostro», spiega Giovanni Peretti, sindaco di Castelnuovo e presidente dell’Ats. «Il Garda», ribadisce richiamando alcuni passaggi della lettera, «rappresenta non solo il 40 per cento della risorsa idrica disponibile in Italia, ma anche un settore importante del Pil nazionale grazie al comparto turistico. Nessuno può chiamarsi fuori da questo impegno: se il governo ha trovato quattro miliardi per salvare il Monte dei Paschi di Siena, può trovare anche le risorse per il nostro collettore. Non vogliamo fare allarmismi, ma il problema esiste ed è necessario intervenire presto», conclude Peretti.K.F.

Suggerimenti