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Ciclopista, chiesta una proroga
per non perdere i finanziamenti

«Per non perdere i soldi della ciclopista serve una proroga: è impossibile riuscire a fare l’appalto e l’aggiudicazione dell’opera entro il 4 agosto».

A dare l’annuncio in Consiglio comunale è stato il vicesindaco e delegato al lavori pubblici di Brenzone, Aldo Veronesi. Rispondendo a una domanda della minoranza guidata da Davide Benedetti sull’«opera più importante per il nostro paese per i prossimi 10-15 anni», il vicesindaco ha fatto il punto.

«Sapevamo da mesi», ha spiegato, «che sarebbe stato impossibile rispettare il termine del 4 agosto. Il comune di Malcesine, in accordo con noi, ha chiesto all’ex-Odi una proroga per mantenere il finanziamento. Proroga che serve anche a Malcesine per il tratto di sua competenza. La risposta ufficiale ancora non l’ abbiamo, ma confidiamo che l’organismo la conceda». Nel frattempo, comunque, Brenzone ha fatto importanti passi avanti per sveltire l’iter e non perdere il finanziamento che, per l’intera opera, è di 17 milioni e 354 mila euro di cui 5 milioni e 570 destinati al tratto di Brenzone.

Nel dicembre 2015 era stata firmata la convenzione con l’ente capofila del progetto, cioè il comune di Malcesine, e ratificata in consiglio comunale. L’ex-Odi aveva poi nominato i tre collaudatori, due dipendenti del Comune di Verona e un ingegnere di Vicenza e gli stessi avevano dato parere favorevole dal punto di vista tecnico, nell’aprile scorso, al fatto che il tratto di ciclopista di Brenzone fosse considerato «lotto funzionale». Cosa che ha confermato «l’immediata godibilità, a favore della collettività, del tratto di pista di Brenzone, indipendentemente dalla realizzazione del tratto di Malcesine». Brenzone era quindi diventata stazione appaltante autonoma da Malcesine e aveva nominato, poche settimane fa, l’architetto Sonia Lonardi come rup dell’opera.

Nella seduta consiliare di fine giugno è stato «approvato il piano triennale delle opere pubbliche dopo la pubblicazione all’albo per 60 giorni», ha proseguito il vicesindaco.

Il Comune ha quindi stanziato «i primi 20 mila euro per la ciclopista per il 2016, 1 milione 350 mila per il 2017 e oltre 4 milioni per il 2018», è stato spiegato. La delibera è passata con i voti della sola maggioranza e con l’astensione di Benedetti, Michela Donatini e Ivano Brighenti.

«Pur favorevoli alla ciclopista», hanno spiegato i tre, «siamo perplessi perché ci sono incongruenze tra la variazione di bilancio e il piano triennale delle opere pubbliche. I due documenti dovrebbero essere invece integrativi». Chiarito questo, però, i tre hanno auspicato «la realizzazione della ciclopista».

L’ultima parola spetta ora all'ex-Odi, guidato dal deputato bellunese del Pd, Roger De Menech. Il parlamentare e gli uffici tecnici dovranno valutare se dare la proroga e di quale durata. «Noi auspichiamo che possa essere di un anno», ha concluso Veronesi, «e siamo fiduciosi che questo sia il tempo necessario per fare la gara e dare in appalto l’opera». G.M.

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