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Chiuso tratto della Adige Sole Si temono altre cadute di massi

Il masso caduto venerdì sulla ciclabile Adige Sole
Il masso caduto venerdì sulla ciclabile Adige Sole
Il masso caduto venerdì sulla ciclabile Adige Sole
Il masso caduto venerdì sulla ciclabile Adige Sole

Sopralluogo e chiusura di un tratto della ciclabile Adige Sole per ragioni di sicurezza dopo che venerdì cinque massi, del peso stimabile di una decina di quintali, si sono staccati dalla parete rocciosa che la sovrasta, tra Brentino e Rivalta di Brentino Belluno, lungo la strada provinciale 11 in destra idraulica. Il sopralluogo è stato fatto da un funzionario del Settore dissesti idrogeologici regionale, che si è appunto recato sul posto per visionare i massi caduti e il probabile punto di stacco e valutare la necessità di eventuali interventi di messa in sicurezza. Lo ha accolto l'assessore ai lavori pubblici Gian Antonio Stella, anche coordinatore del gruppo comunale di protezione civile, che venerdì aveva precisato che tre massi erano finiti sulla pista causando buche profonde tra i 20 e 30 centimetri. Uno, invece, l’aveva attraversata finendo in un campo di kiwi e sradicando alcune piante e l’altro aveva divelto la staccionata fermandosi sul ciglio della Sp 11. Subito personale del Settore tecnologico e manutentivo della Provincia aveva controllato la situazione e chiamato la squadra operativa degli operai provinciali che avevano spostato i massi e chiuso le buche sulla ciclabile. In un primo momento si era valutato di tenerla aperta, già in serata invece è stata posta la cartellonistica che ne indica la chiusura temporanea in un tratto di circa 600 metri a ridosso della isola ecologica, nella frazione di Brentino, proprio ai piedi del punto da cui si sono staccate le pietre, punto soggetto a frane, come denota il fatto che già qualche anno fa erano state istallate reti paramassi. Il funzionario è arrivato a Brentino Belluno verso 10,30, è salito lungo la parete seguendo la traccia lasciata dai massi - rami spezzati e segni del rotolamento - e ha individuato il possibile punto di stacco che si trova a circa cento metri dal piano della ciclabile. Andranno ora valutati gli interventi. Già prima di questo crollo la Provincia stava progettando opere per la sistemazione del versante tra Preabocco e Brentino che prevedono sempre monitoraggi, eventuale eliminazione di materiale instabile e posa di reti paramassi. Aggiunge il presidente della Provincia Antonio Pastorello: «Stiamo monitorando la zona e il progetto, che è in fase di redazione in questo periodo, terrà certamente conto di quanto accaduto e di quanto stiamo verificando. Stiamo inoltre facendo gare di appalto per affidare lavori di questo genere in altre zone del Baldo e della Lessinia. Visto quanto accaduto ora, questa messa in sicurezza sarebbe un'opera di prima urgenza per cui si dovrà intervenire al più presto. Intanto abbiamo ritenuto fondamentale chiudere la pista ciclabile in quel tratto. È molto frequentata, lo sarebbe ancor più in questi giorni festivi. Lasciarla aperta potrebbe essere molto pericoloso». Chiude Stella: «Per garantire maggiore tranquillità la zona sarà tenuta sotto controllo dai volontari della nostra protezione civile». • B.B.

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