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«Chi vedesse
animali strani
ci contatti»

Il Dirlindana Club Malcesine nasce nel 1987 con l’obiettivo di rendere la pesca nel lago di Garda più sostenibile, intervenendo sui ripopolamenti delle specie in particolare contrazione e suggerendo agli enti di tutela le giuste limitazioni da parte di chi, come i pescatori, il lago lo vive con quotidianità. Oggi il club conta un centinaio di associati. «Da tempo denunciamo i comportamenti dannosi per il fragile ecosistema gardesano sorretto in buona parte dai continui ripopolamenti», spiegano il presidente Adelino Lombardi e il segretario dell’associazione Giacomo Rizzotti, «ogni anno rilasciamo esemplari di trota e stiamo riportando il carpione nelle profondità del lago inabissando uova fecondate alla Fondazione Mach - Istituto Agrario di San Michele all’Adige. Inizialmente l’attenzione era rivolta all’osservazione del pescato», aggiunge Rizzotti, «ma con il passare del tempo la minaccia si è estesa alla qualità delle acque e degli inquinanti, alla presenza costante di predatori come gli anatidi, gli svassi, i cormorani ai quali dobbiamo aggiungere i continui prelievi a scopi irrigui che lasciano le uova in secca». Temi a cui l’associazione cerca di sensibilizzare tutti, con interventi anche nelle scuole. «Per quanto riguarda le specie alloctone», conclude Rizzotti, «chiediamo ai pescatori, nel caso rilevassero anomalie nelle catture di inviare immagini e descrizione alla mail dirlindanaclub@gmail.com o al numero 339.4498633». K.F.

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