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Cerimonia in ricordo
del discobolo Consolini

La tomba di Adolfo Consolini
La tomba di Adolfo Consolini
La tomba di Adolfo Consolini
La tomba di Adolfo Consolini

Oggi il Comune ricorderà il grande discobolo azzurro Adolfo Consolini, nato il 5 gennaio 1917 a Gazzoli di Costermano e morto il 20 dicembre 1969 a Milano.

Scade quest’anno il centenario dalla nascita e la cerimonia, in sua memoria, sarà alle 11 sulla tomba al cimitero del capoluogo. Sarà presente l’amministrazione, con in testa il sindaco Stefano Passarini, che ha invitato il figlio Sergio, le associazioni sportive di Costermano, rappresentanti del mondo dell’atletica veronese. Tale momento si tiene a dieci giorni dalla visita al sindaco dell’associazione Archivio storico dell’atletica italiana (Asai) di Navazzo di Gargnano (Brescia). Erano giunti il presidente Ottavio Castellini con la moglie e socia Encarnita Tamayo, il segretario Alberto Zanetti Lorenzetti con la consorte Rosa Valzelli, a sua volta socia come il fotografo Aurelio Forti che ha immortalato l’incontro con Passarini. Che ha mostrato dei cimeli donati dai familiari al Comune: il disco con cui nel 1955 a Bellinzona Consolini conquistò il nuovo primato europeo e misura mondiale dell’anno di lancio del disco di 56,98 metri, un paio di scarpe, coppe, medaglie. «Siamo andati sulla sua tomba per ricordare uno tra i più grandi atleti italiani», ha riferito Castellini. «Ero molto amico di Dino Dordoni che nel 1950 vinse il titolo europeo nei 50chilometri di marcia mentre Consolini quello nel lancio del disco. Sapendo che erano legatissimi abbiamo ritenuto di rendere omaggio a quest’ultimo nel centenario della nascita».

«Questo nostro concittadino è stato, con Coppi uno tra i più forti atleti italiani. Ebbero, in un certo senso, vite “parallele” anche perché entrambi, dopo le prime conquiste sportive, si impegnarono nella seconda guerra mondiale», ricorda Passarini. «Nel 1941 Consolini, battuto il record del disco di allora di 53,34 metri, essendo artigliere all’8° reggimento che era in Jugoslavia, fu inviato al fronte. Nel 1942 Coppi, battuto il record dell’ora, essendo caporale del 38° reggimento di fanteria Ravenna, fu inviato in Nord Africa. Finito il conflitto guadagnarono altri successi e record sportivi portando in alto il nome dell’Italia. Consolini vinse 15 titoli italiani nel lancio del disco tra il 1939 e il 1960. Partecipò a 4 Olimpiadi conquistando un oro a Londra nel 1948 e un argento a Helsinki nel 1952, arrivò 6° a Melbourne nel 1956 e 17° a Roma nel 1960. Ebbe tre ori ai Campionati Europei del 1946, 1950 e 1954. Dal 1941 al 1955 migliorò ripetutamente il record portandolo, appunto, a 56,98 metri».

Nel 1960 ai Giochi olimpici di Roma fu incaricato di pronunciare il giuramento degli atleti all’apertura dei giochi: enorme attestato di stima. Durante la commemorazione, che si chiuderà con un rinfresco al teatro parrocchiale, sarà posta sulla tomba una corona di fiori. B.B.

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