<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Numerosi casi

Cani e gatti
avvelenati,
paura a Rivoli

Numerosi casi
Gatto dal veterinario
Gatto dal veterinario
Gatto dal veterinario
Gatto dal veterinario

Gatti avvelenati a Pesina di Caprino? Giovedì un caso di probabile avvelenamento di un cane è stato riscontrato a Rivoli Veronese. La brutta storia del felino trovato morto il 16 febbraio, martoriato e tagliato a metà, nella Val dei Molini a Costermano sul Garda, ha scosso molti cittadini e messo in allerta anche Hermann Schenk, 62 anni, maresciallo dei Carabinieri in pensione, originario del Trentino Alto Adige che da dieci anni abita a Pesina, in via Marzocca, con la moglie in una villa circondata da un grande giardino dove hanno sempre tenuto gatti.

«Il 21 gennaio», fa sapere, «quindi un mese fa circa, ho trovato il mio gatto, Mucci, una femmina di tre anni e mezzo, agonizzante all'ingresso del cortile. Stava malissimo. Subito, erano le 14,30, l’ho portato alla Clinica veterinaria Verona Lago di Lazise dove è giunta purtroppo già morta. I medici, appena l’hanno vista, mi hanno riferito che doveva essere stata avvelenata. La lasciai là», fa sapere.

«È sempre stata vaccinata, controllata e correttamente alimentata come gli altri due che, a loro volta», dice, «pensiamo siano stati avvelenati. Il primo, Bianca, una gattina di 4 anni, è morta ormai cinque anni fa, quando la trovammo con la bava alla bocca. La seconda, Tigerle, tre anni fa che aveva solo pochi mesi. Anche allora il veterinario ci disse che poteva essere stata avvelenata. Ci pare che questa sequela di decessi non sia normale», dice. «Secondo noi l’avvelenamento è stato commesso dalla stessa persona». Poi commenta: «Non penso che vi sia un legame con chi ha martoriato il gatto trovato a Costermano sul Garda ma, in ogni caso, siamo convinti che qui a Pesina sia sempre la stessa mano ad agire. Non capisco come si possa fare del male agli animali in particolare a dei gatti che, mi riferisco ai miei, a volte uscivano dal giardino ma non penso che abbiano mai provocato danni. Ieri ho sporto denuncia contro ignoti»

. Fa sapere il dottor Stefano Fertonani, direttore sanitario della clinica: «Soprattutto negli ultimi due mesi stanno arrivando numerosi animali, specialmente cani, con sintomi compatibili con l’avvelenamento. Questo è purtroppo un periodo molto intenso. Anche il 22 febbraio, da Rivoli Veronese, ci è arrivato un meticcio di 8 anni avvelenato che siamo riusciti a salvare. Stiamo facendo indagini sul contenuto dello stomaco. Quando gli animali giungono già morti», aggiunge, «i corpi sospetti vengono inviati all’Istituto zooprofilattico di Verona per le indagini del caso». Si attendono anche questi esami proprio per far luce sull’ipotesi di avvelenamento.

Suggerimenti