C’è la ciclopista resta in carica la dirigente

Il Comune di Brenzone ha confermato l’architetto Elena Patruno come responsabile del settore edilizia privata e urbanistica fino alla fine del mandato dell’attuale giunta. Con un recente decreto del sindaco, Tommaso Bertoncelli, la cinquantaduenne veronese resta a capo dell’ufficio che tratta le questioni urbanistiche ed edili più importanti del Comune. La responsabile è anche consigliere dell’ordine degli architetti di Verona e, all’inizio del 2017, aveva vinto l’avviso di selezione bandito dal Comune di Brenzone a fine dicembre 2016. La professionista era stata assunta nell’alto lago dal primo febbraio del 2017 e rimarrà ora in carica, grazie a due proroghe, fino al 31 maggio 2019. La Patruno si è laureata in architettura nel 1992 a Venezia e ha «comprovata esperienza pluriennale e professionalità in urbanistica ed edilizia», come esplicitava il primo decreto di nomina. A Brenzone, a fine dicembre 2016, era stato acquisito un altro nuovo tecnico, e cioè l’ingegner Vittorio Caliari, dipendente del Comune di San Pietro in Cariano. Era stato nominato responsabile del settore lavori pubblici e prorogato pure lui recentemente fino a fine mandato, com’è avvenuto per la Patruno, visto anche l’imminente avvio della ciclopista, previsto per il 1. ottobre prossimo e tra le opere pubbliche più importanti in assoluto per il paese lacustre. Il mantenimento della tecnica scaligera è stato ritenuto necessario dal sindaco, Tommaso Bertroncelli, per dare continuità alle pratiche in corso e per arrivare alla fine del mandato senza perdite di tempo o stravolgimenti negli equilibri comunali. L’architetto Patruno ha un contratto da 18 ore settimanali e si occupa delle questioni più «rognose»: le pratiche dei privati, infatti, molto spesso sono molto delicate e registrano proteste o richieste anche non molto ortodosse assai più che nel settore dei lavori pubblici. •