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Brenda non si trova Ricerche vane dell’ultimo giorno

I vigili del fuoco durante le ricerche di Brenda  sul Mincio
I vigili del fuoco durante le ricerche di Brenda sul Mincio
I vigili del fuoco durante le ricerche di Brenda  sul Mincio
I vigili del fuoco durante le ricerche di Brenda sul Mincio

Anche ieri non hanno dato alcun esito le ricerche in acqua di Maria Aparecida Soares, detta Brenda o Cida, la donna di origini brasiliane scomparsa nel nulla la sera del 18 luglio. Lunedì è partito il piano di ricerca persone scomparse, attivato dalla Prefettura su richiesta della Procura, che sul caso indaga per omicidio. Ai sommozzatori di Venezia dei vigili del fuoco si sono aggiunti martedì anche i sommozzatori di Trento con una speciale imbarcazione da ricerca con sonar integrato a Rov (remote operating vehicle). Il fiume è stato perlustrato per un tratto di circa 5 chilometri, dal ponte della ferrovia di Peschiera alla diga di Monzambano, il più vicino alla Camalavicina, zona in cui Brenda viveva con il compagno Andrea Felicetti. Ieri, l’ultima per le perlustrazione in acqua, le ricerche sono risalite verso il lago, ma nulla. Ieri sera è tornata sul caso anche «Chi l’ha visto?»: ricostruendo la vicenda e i suoi molti punti oscuri, l’inviata del programma si è soffermata sulla rivelazione de «L’Arena», ovvero che la mattina del 18 luglio, 12 ore prima della presunta scomparsa, Brenda si rivolse alla Polfer di Peschiera per chiedere aiuto, dicendo di voler denunciare il compagno (cosa che non fece) perché aveva paura le facesse del male. •

K.F.

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