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«Botteghe in piazza»
Arti e mestieri
per fare comunità

«Botteghe in piazza» è l’iniziativa che per tutta l’estate si svolgerà in piazza Carlo Alberto, ogni ultima domenica del mese, dalle 9 alle 13, fino ad ottobre.

La manifestazione è promossa da Confcommercio. Il progetto «Botteghe in piazza» che comprende anche le iniziative «Salotto in piazza» e il «Mamma day» è stato concepito per dare visibilità e valorizzare gli artigiani e i commercianti di Pastrengo, con dimostrazioni, mostre e degustazioni.

«I “bottegai” vogliono metterci la faccia», spiega Claudio Rama referente di Confcommercio, «“Botteghe in Piazza” vuole essere un momento in cui la piazza prende vita, le attività fanno conoscere i propri prodotti o servizi in un clima conviviale dove si possa riscoprire anche lo spirito e il clima di comunità e vicinanza di un tempo. In questa occasione commercianti e artigiani si metteranno in gioco tutti assieme facendo rete e sistema tra loro. Si darà modo quindi a molti di riscoprire arti e mestieri antichi che fanno parte anche del nostro bagaglio storico. Dobbiamo renderci conto che un paese senza botteghe è come un prato senza fiori a primavera», continua Rama.

«Inoltre con “Botteghe in piazza” è partito anche il progetto “Mamma Day” che punta a valorizzare il sapere, le tradizioni, i mestieri e le arti tradizionalmente tramandati di generazione in generazione dalle nostre mamme e nonne. La storia insegna che da sempre grazie alla capacità delle donne e quindi delle mamme, alla loro determinazione e costanza, sono stati affrontati e superati momenti molto difficili. Questo dimostra quanto la donna sia vitale per la famiglia ma anche per tutta la comunità. La sua è una funzione rigenerante pure per il tessuto economico. Si deve ripartire da qui, cioè dalla famiglia per riprendere fiducia e superare la crisi».

«Il significato di “Salotto in piazza”», conclude Rama, «è quello di creare un luogo confortevole e piacevole da frequentare. Una zona dove poter socializzare serenamente sul modello dei filò del passato».

«Il nostro obiettivo», conclude, «è di far star bene la gente, che sia del luogo oppure, com’è auspicabile venga anche da fuori e ognuno si senta a suo agio come fosse a casa sua».L.B.

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