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DA OGGI A DOMENICA

«Boreal Festival»,
l'estrema destra
si raduna a Torri

Un militante di Forza Nuova
Un militante di Forza Nuova
Un militante di Forza Nuova
Un militante di Forza Nuova

Comincia a Torri il «Boreal Festival», il raduno di estrema destra che dovrebbe svolgersi da oggi a domenica ad Albisano ai campi sportivi ed è inserito nel programma delle manifestazioni estive organizzate dal Comune (in cui però è indicata l'area del Castello come luogo di svolgimento).

Continua però il silenzio del sindaco Stefano Nicotra: anche nel Consiglio comunale di mercoledì pomeriggio il primo cittadino non ha parlato del festival organizzato tra gli altri da Forza Nuova in cui sono attesi gruppi musicali ed esponenti politici di estrema destra e del quale diversi politici locali e non, e varie organizzazioni, tra cui Aned (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti), le sezioni veronesi di Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) e Anppia (Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti) e l’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, oltre alla Comunità ebraica di Verona, hanno chiesto l'annullamento inviando una lettera di richiesta al prefetto Salvatore Mulas.

La manifestazione comunque si farà. La conferma è arrivata anche dallo stesso sindaco replicando in aula a una domanda del consigliere di minoranza Andrea Bertera. Fuori dal Consiglio, però, Nicotra non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni ribadendo solo il proprio «no comment» sulla vicenda. «Parlerò solo a festival concluso», ha semplicemente aggiunto.

Nel frattempo ieri pomeriggio al teatro-auditorium di via Gardesana si è tenuto un incontro pubblico in cui, come si leggeva nella locandina di presentazione, l'amministrazione comunale invitava la cittadinanza e gli esercenti alla presentazione delle manifestazioni (nelle quali è compreso il Boreal Festival in programma nel week end) e degli interventi sul territorio. Ma all'ingresso dell'auditorium c’era il comandante della polizia municipale, che, su ordine del sindaco Nicotra, non ci ha permesso di entrare, nonostante l’incontro fosse, come appariva chiaro dalla locandina di invito, un evento aperto a tutti i cittadini, senza distinzioni.

Proseguono nel frattempo e si moltiplicano gli appelli e le proteste di chi chiede l'annullamento dell'evento. Su Facebook è stata creata una pagina dal titolo esemplificativo: «Ama il lago Rifiuta il razzismo», con incluso l'hashtag #noboreal e un'immagine in cui figura una persona intenta a gettare una svastica nel cestino.

A proposito di social, il sindaco di Verona Flavio Tosi, invece, alcuni giorni fa aveva «cinguettato» su twitter scrivendo: «Difendere sempre la libertà di pensiero» con un'aggiunta: «Valse per i 99 Posse (agosto 2014) vale per Boreal. È lecito essere di estrema sinistra come di estrema destra». Tosi non si oppose al concerto anche se alla fine l’esibizione live del gruppo napoletano a Verona non si tenne, anche per le pressioni di Forza Nuova e del presidente di Amia Andrea Miglioranzi (già nel fronte Skinheads ed ex musicista dei Gesta Bellica, uno dei gruppi che suonerà al Boreal) che tolse il patrocinio al concerto.

Il deputato del Movimento 5 Stelle Mattia Fantinati però afferma che «avanti a una tre giorni come questa si resta attoniti e mi chiedo come sia possibile che il sindaco abbia autorizzato un evento che promuove nei dibattiti, incontri e perfino nelle parole durante i concerti, idee che minano la democrazia stessa, la libertà di religione, sesso e colore della pelle».

E l’onorevole Franco Bordo, del gruppo Sel-Si, ha presentato un’interrogazione in cui chiede se il governo «sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non intenda valutare la sussistenza dei presupposti per impedire il prossimo raduno fascista a Torri del Benaco e se non ritenga urgente, in seguito al progressivo aumento di manifestazioni, raduni ed episodi xenofobi e di stampo fascista, intervenire al riguardo con le più opportune iniziative, anche normative».

Sull'altro fronte gli organizzatori del festival su Facebook controbattono che «mentre c'è chi si agita con un isterismo tipico di chi non sa più a quali menzogne aggrapparsi l'organizzazione procede a gonfie vele. Lo scopo del Festival Boreal è di aggregare, praticando sport, ascoltando voci fuori dal coro e confrontandosi sulle tematiche di più stretta attualità dimostrando che esiste ancora un popolo che sa amare la propria terra e le proprie radici».

Il Movimento Noviolento di Verona, invece, lancia l’idea di un boicottaggio: «Ritiene il sindaco Nicotra che la presenza di questo meeting sia compatibile con il suo Comune? Bene, noi allora non ci riteniamo compatibili e per quest’estate ci impegniamo a non frequentare i locali, le spiagge, gli esercizi pubblici di questo paese. Sia chiaro, non vogliamo rinunciare alle bellezze naturali del nostro lago di Garda: per l’estate andremo a Bardolino, a Garda, a Malcesine, a San Zeno di Montagna ma non a Torri. È il nostro modo per non collaborare con chi collabora con l’estrema destra».

Emanuele Zanini

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