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Blitz per gli abusi edilizi
Scattano 30 denunce

Sopralluoghi dei Carabinieri alla ricerca dei cantieri abusivi
Sopralluoghi dei Carabinieri alla ricerca dei cantieri abusivi
Sopralluoghi dei Carabinieri alla ricerca dei cantieri abusivi
Sopralluoghi dei Carabinieri alla ricerca dei cantieri abusivi

Garage e solai ristrutturati per farli diventare appartamenti da affittare in nero. Chioschi abusivi fioriti sul lungolago senza autorizzazione. Ma anche un grande imprenditore turistico della zona, sorpreso ad allargare la superficie della propria struttura ricettiva per riuscire ad accogliere più visitatori, senza però tutta l’opportuna documentazione. I Carabinieri di Lazise, che fanno capo alla compagnia di Peschiera del Garda, hanno denunciato trenta persone per abusivismo edilizio, a seguito di una serie di controlli svolti nel corso di tutta l’estate.

Verifiche di routine, in un paese ad alta vocazione turistica, proprio per evitare che villette, palazzi, campeggi e altre strutture del territorio vengano trasformate in modo selvaggio a fini imprenditoriali. I controlli dei carabinieri di Lazise sono stati effettuati insieme alla Polizia locale: così i militari hanno potuto verificare immediatamente la legittimità o illegittimità delle opere edili, spesso finalizzate ad ampliare senza le dovute autorizzazioni le proprietà.

In molti casi i Carabinieri sono intervenuti di propria iniziativa, incuriositi dai lavori in corso, dalle gru o dai cartelli relativi al cantiere: hanno segnalato il tutto all’ufficio tecnico del Comune, in possesso delle mappe catastali, per poi procedere al sopralluogo assieme alla Polizia municipale.

In altri casi ad allertare le forze dell’ordine sono stati gli stessi residenti del paese che, notando alcune stranezze in qualche cantiere, hanno deciso di segnalarlo ai carabinieri affinché potessero svolgere i dovuti accertamenti.

Le casistiche sono le più disparate: autorimesse e solai trasformati in abitazioni affittate in nero (circa il 20 per cento dei casi), un chiosco abusivo creato sul lungolago, ma anche scavi in zone sottoposte a vincolo ambientale e paesaggistico. Perché circa l’80 per cento del territorio di Lazise è sotto la tutela della Sovrintendenza ai beni culturali e ambientali di Verona: ciò significa che, oltre alle concessioni edilizie, per procedere con i lavori è necessario anche il via libera della stessa Sovrintendenza, che deve aver visionato il progetto.

Per quanto riguarda le violazioni riscontrate dai carabinieri, gli interventi eseguiti senza permesso di costruire o in totale difformità, verranno puniti con l’ordinanza di demolizione, che dovrà essere eseguita a spese del responsabile. Per gli abusi commessi su immobili sottoposti a vincolo, verrà ordinato il ripristino dell’opera originaria sempre a spese del responsabile, che dovrà anche pagare una multa da 516 a 5.164 euro. Stesso discorso vale per le opere eseguite in parziale difformità da quanto previsto dall’autorizzazione: le sanzioni penali per l’abuso edilizio prevedono multe fino a 10.329 euro.

Manuela Trevisani

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