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Bimbi giocano a calcio provando le disabilità

I bambini partecipanti all’iniziativa su disabilità e sport
I bambini partecipanti all’iniziativa su disabilità e sport
I bambini partecipanti all’iniziativa su disabilità e sport
I bambini partecipanti all’iniziativa su disabilità e sport

Prova a giocare a calcio con una gamba sola, a parare un tiro in porta senza un braccio oppure a correre alla cieca, senza vedere nulla, sperando di segnare, o ancora a fare canestro manovrando una sedia a rotelle invece delle tue gambe. Osserva se e come ce la fai. Ascolta come ti senti. E verifica se e quanto lo sport può essere faticoso ma inclusivo e senza barriere, di nessun genere. Una ventina di bambini e ragazzi dai 7 ai 12 anni hanno provato tutti questi esercizi e tutte queste sensazioni sulla loro pelle, in aprile, tra l’oratorio della parrocchia e il campetto sul retro della chiesa di Cavaion, durante il laboratorio su sport, disabilità e inclusione condotto dai cavaionesi Niki Leonetti, ideatore del progetto «Si può fare», e Alessandro Pighi, portiere della Nazionale italiana calcio amputati che si sta allenando per partecipare ai Campionati mondiali in programma il prossimo autunno in Messico. L’esperienza è stata istruttiva sia per i ragazzi che per i due speciali insegnanti, il primo con una disabilità dalla nascita e il secondo rimasto senza un braccio in seguito a un incidente. «I bambini sono sinceri e spontanei, parlare con loro e farsi capire è facile perché non giudicano» spiega Leonetti, che è stato invitato a tenere il laboratorio nell’ambito del «Progetto Clay, compiti al campo» e dei momenti formativi promossi dall’associazione di calcio giovanile Baldo Junior Team. Il parroco don Daniele Granuzzo ha messo a disposizione volentieri gli spazi interni ed esterni della parrocchia per un momento giudicato altamente educativo. È stato Leonetti, poi, a coinvolgere anche il compaesano Pighi per arricchire la mattinata di punti di vista, storie e disabilità trasformate in abilità. «Bellissima esperienza, i bambini sono stati speciali» commenta il portiere della Nazionale amputati, sul quale a breve sarà pubblicato un libro biografico. •

C.M.

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