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Barca di soccorso
ai vigili del fuoco
I Comuni ci stanno

L’unica attuale dotazione dei vigili del fuoco sul GardaLa Raff (Rescue and Fire Fightying) «scippata» al Garda: ora c’è la possibilità di sostituirla
L’unica attuale dotazione dei vigili del fuoco sul GardaLa Raff (Rescue and Fire Fightying) «scippata» al Garda: ora c’è la possibilità di sostituirla
L’unica attuale dotazione dei vigili del fuoco sul GardaLa Raff (Rescue and Fire Fightying) «scippata» al Garda: ora c’è la possibilità di sostituirla
L’unica attuale dotazione dei vigili del fuoco sul GardaLa Raff (Rescue and Fire Fightying) «scippata» al Garda: ora c’è la possibilità di sostituirla

Novità per i vigili del fuoco sul fronte della sicurezza e dell’operatività, nello specifico su quello della Raff (Rescue and Fire Fighting), l’unità navale di soccorso e salvataggio in acqua antincendio trasferita a novembre del 2014 dal Distaccamento di Bardolino al Comando di Savona, trasferimento sentito da tutti come un vero scippo.

Una mancanza che ha implicato un decremento dell’operatività, condizione necessaria per contribuire alla sicurezza del lago. Proprio in questi giorni il comandante provinciale Michele De Vincentis ha scritto al sindaco di Torri Stefano Nicotra informando, che a seguito a recenti incontri con dirigenti degli uffici centrali del Dipartimento, si è avuto notizia che lo stesso potrebbe avere a disposizione per l’anno in corso una cifra pari a 250mila euro per contribuire all’acquisto di un’imbarcazione antincendio per il Distaccamento di Bardolino. Quella individuata come idonea per l’attività di soccorso dei vigili del fuoco ha un costo di circa 600mila euro. Pertanto si chiede di voler riconsiderare la possibilità di una partecipazione in concorso con gli altri Comuni del lago per definire l’acquisto di questo mezzo, indispensabile per garantire ai fruitori del lago idonei livelli di sicurezza.

Immediata la risposta. Nicotra ha organizzato un incontro invitando i sindaci di Affi, Bardolino, Brenzone e Castelnuovo sul Garda, Cavaion, Costermano, Garda, Lazise, Malcesine, Pastrengo, Peschiera del Garda, San Zeno di Montagna e Valeggio sul Mincio. Si è tenuto ieri a Garda. Hanno partecipato le amministrazioni di Affi, Bardolino, Castelnuovo, Garda, Malcesine, Peschiera, Torri e due rappresentanti del Comando. La conclusione, come ha detto il sindaco di Bardolino Ivan De Beni, è la disponibilità ad affrontare il resto dell’investimento a patto che l’imbarcazione resti sul lago. Nel frattempo, sempre ieri è intervenuto il deputato del Pd Vincenzo D’Arienzo: «A proposito del natante dei pompieri sul lago, arriva davvero una soluzione? Durante l’audizione in Commissione Difesa», dice, «il vice capo Dipartimento vicario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, alla mia domanda, aveva risposto che il presidio di Bardolino avrebbe avuto un natante nuovo e adeguato alle esigenze. In pratica un gruppo di studio del Comando provinciale ne ha individuato uno utile e ha quantificato il costo in circa 570mila euro. Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco mette a disposizione metà della cifra necessaria per acquistarlo e per l’altra metà si chiede al Comando provinciale di valutare una convenzione con i Comuni lacuali che dovrebbero finanziare, insieme, l’altra metà. Apprezzo l’intento», incalza. «Ma, posto che la sicurezza del lago spetta allo Stato, i Comuni hanno le risorse necessarie? Se la cifra non sarà raggiunta, che succederà? Posso capire la compartecipazione, ma in questo caso è dirimente su una funzione che per legge deve esercitare il Ministero degli Interni, ossia lo Stato. Non vorrei che, se Verona non fosse in grado di finanziare quella metà, qualcuno obiettasse questa scusante e il natante di cui c’è bisogno tornasse nell’oblio. Perciò, attendendo l’esito del confronto tra i sindaci. Voglio la garanzia che sia, a livello nazionale, il Corpo dei vigili del fuoco a garantire le risorse. Così la compartecipazione diventerebbe volontaria e non un possibile ostacolo».

Ha commentato il sindaco di Castelnuovo Giovanni Peretti: «Strano sia un deputato del Pd, in maggioranza, a fare questa osservazione. In ogni caso noi ci sentiamo di impegnarci».

Hanno concluso De Beni e Nicotra a nome di tutti: «All’incontro hanno partecipato 7 amministratori sui 14 che abitualmente si incontrano per parlare del Garda. Anche altri hanno fatto sapere, pur essendo impegnati o in ferie, di essere interessati a risolvere la questione legata al fatto che al Distaccamento di Bardolino manca un’imbarcazione idonea ad intervenire per salvataggi anche in condizioni meteo avverse e in caso d’incendi. Innanzitutto», hanno proseguito, «apprendiamo la buona notizia che il 50% del costo dell’imbarcazione sia sostenuta dal Ministero. Ora ci impegniamo a sottoscrivere un documento, che sarà redatto dal sindaco Nicotra, quale impegno formale di spesa volto a coprire il restante 50%, condizionato a un accordo con cui si precisi che l’imbarcazione resti definitivamente sul Garda e non sia poi tolta o usata per altri fini».

Barbara Bertasi

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