«Quello di Brenzone è il primo, unico e vero tuffo nel Garda il giorno di capodanno. Siamo qui da 31 anni apposta: il copyright è nostro ed è già tanto se non chiediamo soldi a tutti gli altri paesi che, da più o meno tempo, adesso ci imitano!».
Con queste parole Giannantonio Sartori ha scherzato e commentato la edizione numero 31 del tuffo benaugurante di capodanno svoltosi alle 15 sotto il municipio di Brenzone.
È il bagno invernale più datato dell'intero lago di Garda. Sartori, assieme al fratello Luigi e all'altro «amico di follie» Danilo Donatini, organizza questo appuntamento al quale partecipano svariate decine di persone tra i quali, immancabile per la sedicesima volta consecutiva, anche l'ex sindaco di Verona, Flavio Tosi.
Anche il 1 gennaio 2019 Tosi non ha deluso le attese e s'è presentato con un accappatoio blu coi bordi bianchi e ciabatte di ordinanza, pronto a tuffarsi nelle non più tanto gelide, ma comunque fredde, acque di Brenzone.
Erano in ben 54 i termo-sregolati che hanno dato sfogo alle passioni per il brivido e per l'umido e si sono lanciati in acqua, facendo qualche bracciata a beneficio delle centinaia di persone, che hanno assistito divertite. Lo scorso 1 gennaio erano stati solo in 43 mentre quest'anno il numero dei tuffatori è cresciuto ma è rimasto molto lontano dalla «quota cento», che resta il sogno proibito degli organizzatori.
Tra i bagnanti c'era anche Alessando Furioni, il quarantasettenne non vedente di Cassone, la frazione a sud di Malcesine, già noto alle cronache per alcune performance nel lago quali la traversata a nuoto e altro di simile. Su 54 che si sono buttati in acqua le rappresentanti del gentil sesso sono state 8 mentre 46 gli uomini, adulti o ragazzi, che si sono cimentati nella nuotata più fuori stagione dell'anno.
I «tuffatori» i più giovani sono stati due bambini di 10 anni, Luca Formaggioni e Filippo Consolati, mentre il più anziano un uomo di 72 anni, il tedesco Wolfang Schrader che da molto tempo arriva a Brenzone con la moglie Susanne proprio per fare il tuffo. «L'amico Wolfang», ha precisato Danilo Donatini, «viene a Brenzone solo in inverno e fa il bagno ogni giorno. Quindi per lui quello fatto il primo dell'anno non è altro che un intermezzo di quanto fa quotidianamente nelle settimane in cui si ferma qui. Non viene in estate perchè dice che c'è troppo caldo, vallo a capire».