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Aprono i cantieri
alla scuola media
e alle elementari

La scuola elementare di Malcesine FOTOSERVIZIO AMATOLa scuola media di Malcesine: anche qui sarà aperto il cantiere
La scuola elementare di Malcesine FOTOSERVIZIO AMATOLa scuola media di Malcesine: anche qui sarà aperto il cantiere
La scuola elementare di Malcesine FOTOSERVIZIO AMATOLa scuola media di Malcesine: anche qui sarà aperto il cantiere
La scuola elementare di Malcesine FOTOSERVIZIO AMATOLa scuola media di Malcesine: anche qui sarà aperto il cantiere

Conto alla rovescia per i lavori di adeguamento antisismico delle scuole di Malcesine.

Nell’edificio di via Navene Vecchia che ospita la materna e le elementari e in quello di via Campogrande dove si trovano le medie, subito dopo Pasqua verranno effettuati degli interventi strutturali per renderli pienamente sicuri in caso di terremoto.

Il cantiere rimarrà aperto per oltre quattro mesi: le opere di riqualificazione dureranno infatti fino ai primi giorni di settembre, subito prima dell'inizio del nuovo anno scolastico.

I lavori, che avverranno in contemporanea, sono finanziati grazie ad un contributo di un milione di euro da parte dell'ex fondo Odi.

Ad annunciare l'opera sono stati il sindaco Nicola Marchesini e il consigliere con delega alla Scuola Federico Angelini durante l'ultimo consiglio comunale, sottolineando come si tratti di un intervento molto complesso, su cui l'amministrazione comunale si è già confrontata sia con i vertici dell'istituto comprensivo malcesinese sia con le attività ricettive della zona.

«Ad oggi», ha sottolineato Angelini, «gli edifici in questione sono sicuri al trenta per cento. A lavori conclusi lo saranno al cento per cento», ha assicurato.

Nel dettaglio gli operai incaricati fisseranno 62 micropali - lunghi una decina di metri con un dimetro di venti centimetri - nell'area esterna dei due edifici. Si tratta del lavoro più rumoroso e che, secondo i piani, dovrebbe durate cinque settimane. In un secondo momento, solo al termine delle lezioni, in giugno, gli interventi proseguiranno all'interno, dove le zone verranno suddivise in singoli «blocchi». Le strutture necessarie saranno realizzate a Villafranca, dove verranno testate e collaudate. A quel punto i vari pezzi verranno trasferiti a Malcesine, assemblati e installati. Il dibattito in aula consiliare si è concentrato principalmente sugli inevitabili disagi che i lavori provocheranno - soprattutto per i rumori e le vibrazioni - da una parte agli studenti (372 in totale: 81 alle materne, 165 alle elementari e 126 alle medie) e dall'altra ai negozianti della zona.

La consigliera di minoranza Martina Gasparini, pur premettendo come l'intervento sia indispensabile per la sicurezza, ha proposto, invano, di organizzarlo diversamente: cioè di posticipare la partenza dell'intervento a metà settembre e predisporre per l'estate le ex colonie Milano, per evitare nel contempo disagi agli studenti nella parte finale dell'anno scolastico in corso, dalla seconda metà di aprile fino a giugno.

Pur definendola come «proposta di buon senso che inizialmente avevamo pure noi valutato», il sindaco Marchesini ha replicato spiegando come nelle ex colonie ci sia un problema di spazi a norma, aggiungendo anche come le scuole «mal vedono un trasloco momentaneo». «È un intervento complesso e di grande precisione», ha detto. «Credo che qualche settimana di disagio sarà presto dimenticata e si potrà sopportare per, alla fine, ritrovarsi delle scuole completamente antisismiche».

Il vicesindaco Claudio Bertuzzi infine ha sottolineato: «Abbiamo cercato di usare il buonsenso. Mi sono già scusato con i colleghi che operano nel settore turistico che dovranno pazientare qualche mese alle prese con alcuni disagi. Ma non c'era altra soluzione».

Emanuele Zanini

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