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LA DENUNCIA

Allarme in Trentino
«Fermate i lupi
veronesi del Baldo»

Allarme in Trentino per i lupi del Baldo
Allarme in Trentino per i lupi del Baldo
Allarme in Trentino per i lupi del Baldo
Allarme in Trentino per i lupi del Baldo

Allevatori trentini sul piede di guerra per la "invasione dei lupi" dalla Lessinia e dal Baldo veneto verso il Trentino. C'è stato spazio anche per un allarme lanciato direttamente dagli allevatori nella assemblea annuale della Federazione Allevatori svoltasi il 23 maggio a Trento. Durante la seduta il presidente, Mauro Fezzi, ha lanciato un vero e proprio warning ai suoi associati per "l’invasione, in Trentino, di animali aggressivi".

 

"Non solo l’orso, verso cui si sono attuate misure di “convivenza”, ma soprattutto i lupi che, dai Lessini", ha detto Fezzi, "si sono velocemente propagati anche ai territori vicini. Questo mette in discussione l’equilibrio delle malghe, poiché è impensabile ricoverare gli animali durante la notte”, ha detto il numero uno della Federcoop che riunisce gli allevatori trentini, e ha un bilancio annuo da 12,5 milioni di euro di ricavi, un utile 2016 di 79 mila 236 euro con un patrimonio di 6,7 milioni di euro.

 

Ma non è tutto. Sul problema dei lupi è infatti pesantemente intervenuto anche Maurizio Fugatti, consigliere provinciale e segretario Trentino della Lega Nord. Fugatti ha puntato il dito sulla situazione veneta e sulla gestione degli animali predatori. "Cosa si aspetta per mettere un freno alle razzie avvenute finora ad opera dei lupi nel Veronese: aspettiamo che arrivino a farle pure nel Baldo Trentino?" ha attaccato il consigliere. Fugatti, in passato, aveva già puntato il dito contro il "problema degli orsi e dei lupi" con riferimento al versante veronese del monte Baldo. Cosa che anche nei giorni scorsi è tornato a fare, visto quanto accaduto in territorio scaligero e di cui L’Arena ha dato conto. La situazione, per il politico trentino, “non solo è preoccupante, ma urge porre rimedio”.

 

"Grazie a una fototrappola", ha spiegato, "è stata individuata la presenza del lupo anche sul Baldo veronese. Pare non si tratti di un esemplare in dispersione dalla Lessinia, confermando quindi come tale specie sia in costante arrivo dalle Alpi occidentali e orientali. La notizia ha sollevato preoccupazioni anche sul lato trentino, dove sono presenti numerose attività legate al mondo dell’alpeggio". Nei giorni scorsi anche sul Monte Zugna sarebbero stati avvistati tre esemplari di lupo, "così come ha dichiarato il Responsabile grandi carnivori della Provincia autonoma di Trento. Si è in attesa dei risultati derivanti dall’analisi dei reperti biologici per comprendere se si tratti di un nuovo branco, oppure di uno già noto", ha ripreso Fugatti.

 

Il consigliere ha pure presentato una interrogazione al presidente del consiglio provinciale del Trentino: "Nel corso del 2016", ha scritto, "sono arrivate al Servizio Foreste e Fauna 32 denunce di danni da lupo. Le richieste di indennizzo sono state 30 e tutte accolte. Sono stati liquidati 34 mila 567 euro per danni a patrimoni zootecnici bovini e ovicaprini". Poi la stoccata: "Si tratta del terzo anno consecutivo in cui si assiste ad un aumento del numero di danni da lupo: le predazioni hanno interessato in 14 casi bovini (14 animali morti e 2 feriti) e in 16 casi ovicaprini (107 animali morti e 3 feriti)...Non se ne può più: si vuol capire che così gli allevatori se ne andranno dalle montagne e che sono in gioco decine di posti di lavoro o no? Cosa fa la Provincia di Trento e come sta intervenendo?”, ha chiuso Fugatti. 

Gerardo Musuraca

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