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All’asta l’ex oleificio
Chi se lo aggiudica
lo rimetterà a nuovo

Novità per l’ex-oleificio di Brenzone. È stato pubblicato, e scadrà domani alle 12, il bando per l’affitto dell’immobile che, negli anni scorsi, ospitava uno dei tre oleifici allora presenti a Brenzone. Oggi è rimasto solo quello dei Piccoli Produttori di Castelletto. La struttura è di proprietà di una società partecipata, la Oleificio Alto Garda Srl, che dovrebbe essere dismessa e le cui quote sono per il 64 per cento del Comune di Brenzone, per il 32 di Torri e per il 4 di San Zeno. Nelle settimane scorse i consigli comunali dei tre Comuni avevano deliberato per mettere all’asta l’affitto della struttura di via Ca’ Romana.

A San Zeno non c’era stato alcun problema per deliberare il bando, a Torri non erano mancate le polemiche perché una prima versione della delibera, concordata tra i Comuni prima di arrivare in consiglio, era stata bocciata e poi invece approvata ai primi di marzo, ma con modifiche rispetto a quanto scritto negli altri due municipi.

Brenzone, che detiene la maggioranza, ha deciso comunque di tirare dritto e di dare in affitto per 30 anni l’ex-oleificio (invece dei 6 anni più 6 deliberati da Torri). Così ai Piccoli Produttori di Castelletto, che erano affittuari dell’ex-oleificio, è stato revocato il contratto per arrivare non più alla locazione del ramo d’azienda ma solamente a quella dell’immobile. A parte avverrà invece la vendita dei macchinari, tutti obsoleti con un valore che va dai 10 ai 15 mila euro.

I Piccoli Produttori di Castelletto risultano essere i più interessati all’immobile e, infatti, erano riusciti ad ottenere dall’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura, la Avepa, il contributo di 284 mila 995 euro per un progetto iniziale di recupero da 713mila euro alcuni mesi fa.

Il nuovo bando prevede ora che chi si aggiudicherà l’affitto dell’ex-oleificio ne mantenga la destinazione a «opificio industriale destinato alla molitura delle olive e alla produzione, imbottigliamento e stoccaggio dell’olio e delle attività connesse», e dovrà mantenere l’attività di molitura all’interno dei locali concessi in locazione.

La base d’asta è di 1.800 euro più Iva l’anno per 30 anni. Chi si aggiudicherà l’immobile, per contratto dovrà effettuare entro due anni i lavori di manutenzione straordinaria. G.M.

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