Il turismo del Garda ha estremo bisogno di personale. Ma quest’anno le imprese ricettive giocano d’anticipo per evitare di trovarsi, come accaduto la scorsa estate, ad andare a caccia dei profili necessari anche a stagione inoltrata. In alcuni casi senza successo, con la conseguenza che camere ed alloggi, pur in presenza di domanda, non sono stati collocati.
«In questo periodo in gli operatori stanno formando gli organici che poi saranno rimpolpati per i mesi estivi clou della stagione e si ripresenta come da un paio d’anni a questa parte il problema della difficoltà a reperire personale», avvertono dall’Ente bilaterale del turismo gardesano. In particolare mancano professionisti della cucina e sala bar e a questo si aggiunge una preoccupante carenza di studenti disponibili a dare una mano durante l’alta stagione. Da anni l’ente gestisce una banca dati, costantemente aggiornata, per far incontrare domanda ed offerta di lavoro espressa da un territorio, che conta quasi 14 milioni di presenze l’anno.
«I problemi sono generati da un concorso di cause», afferma il coordinatore dell’Ebt gardesano, Giovanni Altomare. «La generale ripresa economica ha assorbito personale che negli anni della crisi si rivolgeva a noi anche solo per lavorare pochi mesi». Ma non è tutto. «Le nuove regole in materia di indennità di disoccupazione per gli stagionali offrono meno garanzie rispetto a qualche anno fa e rendono meno appetibili i nostri contratti», sottolinea.