«Era una persona speciale, aperta, che amava la natura, gli animali, la sua famiglia, la gente, gli altri per i quali aveva sempre un sorriso o una buona parola»: così Renato Betta, presidente della Pro loco di Caprino, ricorda Giorgio Brunelli, 68 anni, morto nell’incidente in moto alla vigilia di Ferragosto a Punta Veleno. La tragica scomparsa di Giorgio, per tutti Gek, ha lasciato costernati i tanti amici ma anche i semplici conoscenti.
Brunelli abitava in via Sanguettara a Caprino, ma il suo punto di riferimento è sempre stato Porcino, località da cui ha origine la sua famiglia e dove abitano la sorella Anna Carla, attivissima nell’ associazione culturale Baldofestival, e il fratello Giancarlo che è stato in amministrazione per anni. In questi giorni anche l’altro fratello, Gilio, è venuto qui in vacanza con la famigliadal Canada. Il motociclista ha lasciato una figlia, Ilaria, 27, anni che l’altro ieri è tornata immediatamente dalla Spagna.
Dice Gilio, che è a Caprino dall’11 agosto: «Siamo tutti qui. Anche mia figlia Zoe e il marito sono scesi da Berlino. Lunedì mattina mio fratello mi aveva detto che sarebbe stato a casa. Poi la sera, verso le 18,30, abbiamo avuto la notizia della sua morte dalla polizia stradale e dai carabinieri. È stato un colpo. Gek era pieno di vita e salute, generoso, gioviale, sempre pronto ad aiutare tutti. Probabilmente pensava di trascorrere una giornata andando in giro... Forse è andato troppo lontano».
Una botta per moltissimi, a Caprino: «Abbiamo perso una persona speciale. Era partecipe e attivo in numerose associazioni», prosegue Renato Betta, «nella associazione culturale Baldofestival, nell’Accademia di Teamus e nella compagnia teatrale del Gasp, il Gruppo animatori San Pancrazio. Ma collaborava anche con la onlus Raggi di Sole, quella che porta i pasti a domicilio a persone in difficoltà ed era anche nostro socio e collaboratore. Ci dava una mano in ogni occasione. Quest’anno, per esempio, ha fatto una rappresentazione comica alla Contralonga che si è tenuta in maggio».
Del resto, con la sua figura alta, possente e quasi istrionica, Brunelli era adattissimo a fare l’attore.Anche con Accademia di Teamus ha messo in scena varie rappresentazioni.
«Ha perso la vita nel dirupo a Punta Veleno, sulla strada di Prada Alta che scende a Brenzone. Proprio in montagna dove andava spessissimo. Tanto l’amava», allarga le braccia Betta.
Dice un carissimo amico di Gek, Giancarlo Dotti, che era con lui in Baldofestival e nel Gasp: «Lui era il capo della cucina per Baldofestival e in questi mesi estivi abbiamo vissuto intensamente tutti gli eventi musicali in montagna di Baldo in Musica. Sono state giornate speciali, durante le quali, con lui a capo, facevamo da mangiare per tutti. Era lui il nostro chef. Adorava stare ai fornelli, ci metteva tutto il suo entusiasmo e la sua abilità. Perché era veramente bravo. Ma sapeva anche tenere il gruppo. Non posso che definirlo la persona più gentile che io abbia mai conosciuto».
Disponibile con tutti, mai fuori delle righe nonostante fosse molto estroverso, sapeva rapportarsi con persone diversissime. «Per tanti di noi era un amico fraterno. Mi mancherà infinitamente».
Grande com’era, Brunelli aveva l’anima di un bambino che si esprimeva, ad esempio, nell’amore che nutriva per gli animali, come il suo cane. Ne aveva due, che lo seguivano dappertutto come ombre.
Anche la sindaca Paola Arduini è colpita: «Siamo tutti vicini alla famiglia per questo dolore, l’improvvisa perdita di Giorgio, una persona cara, presente e attiva nel volontariato di Caprino». Per i funerali si attendeva ancora il nulla osta del magistrato.