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A novembre incontro
al ministero dell’Ambiente

Lavori per il collettore del Garda
Lavori per il collettore del Garda
Lavori per il collettore del Garda
Lavori per il collettore del Garda

«Per i Pfas, in fondo, partiamo avvantaggiati, visto che c'è già un accordo quadro al quale ci si può appoggiare, mentre per il collettore del Garda da questo punto di vista c'è ancora molto da fare», sottolinea Mauro Martelli, il presidente di Ato Veronese. «Abbiamo in corso un confronto con Brescia per arrivare a scelte condivise», continua. «La previsione è quella di arrivare a novembre a fare un incontro al ministero nel quale stabilire compiutamente i contenuti di un accordo formale». È il passaggio necessario, questo, per poter dare avvio alla progettazione definitiva ed esecutiva, di cui è comunque già in corso la fase preparatoria. Se sul piano tecnico si va avanti, su quello finanziario restano però ancora dei nodi da sciogliere. Il primo è legato al cofinanziamento territoriale, per il quale si ipotizzano interventi della Regione e dei Comuni. Il secondo è dovuto a un inghippo formale da risolvere. «Secondo le informazioni in mio possesso, il finanziamento governativo va usato entro cinque anni, procedendo per stralci, ma qui di anni per fare il collettore ne serviranno otto», precisa Martelli. Spiegando che dovrà essere trovato il modo per risolvere questo problema. L.F.

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