<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

A cavallo sul monte Baldo
per inaugurare le ippovie

I cavalieri che hanno provato parte delle tre nuove ippovieTaglio del nastro a Tratto Spino
I cavalieri che hanno provato parte delle tre nuove ippovieTaglio del nastro a Tratto Spino
I cavalieri che hanno provato parte delle tre nuove ippovieTaglio del nastro a Tratto Spino
I cavalieri che hanno provato parte delle tre nuove ippovieTaglio del nastro a Tratto Spino

Il piano delle ippostrade ha preso vita. Sono stati conclusi i lavori e la sistemazione dei tre percorsi a cavallo disegnati lungo i sentieri del monte Baldo: 110 chilometri lungo i pendii montebaldini che arrivano a oltre duemila metri di altitudine, attraversando Veneto e Trentino.

Sono le prime ippovie in Italia a raggiungere quote così elevate, tra l'altro godendo dei panorami mozzafiato a 360 gradi con in bella vista il lago di Garda, le montagne bresciane e trentine.

Questi tracciati sono tra i pochi a presentare vari dislivelli che consentono tra l'altro di immergersi in paesaggi completamente diversi tra loro, grazie anche alla ricca varietà di flora e fauna del Baldo, «Hortus Europae». Gli appassionati di ogni età e capacità possono percorrere le ippostrade che sono state disegnate in quota, percorrendo tutto il crinale montuoso.

Per celebrare l'apertura dei nuovi percorsi al pubblico ieri si è celebrata la prima cavalcata inaugurale delle tre ippostrade. Un gruppo di circa venti cavalieri, su cavalli di tutte le razze, è partito dallo Chalet Falco alla seggiovia di Prà Alpesina, sul versante trentino del Baldo, per arrivare ai 1.800 metri alla stazione di arrivo della funivia di Malcesine a Tratto Spino. Il trekking a cavallo è poi proseguito sul sentiero verso Bocca Navene per fare ritorno a Prà Alpesina.

Alla cerimonia del taglio del nastro erano presenti il rappresentante del consiglio di amministrazione della Funivia di Malcesine, Paolo Formaggioni, e il consigliere comunale di Malcesine con delega ai rapporti con la Funivia, Fabio Lamparelli. Il primo dei tre percorsi, contrassegnato con il colore blu è il «Monte Altissimo di Nago», che parte da Prà Alpesina (1.102 metri di altitudine) e arriva fino ai 2.059 metri del rifugio Damiano Chiesa sull’Altissimo in Trentino. Trenta chilometri immersi nella natura tra meravigliosi panorami del Garda, e di montagne come il Gruppo del Brenta, la Presanella e l’Adamello.

La seconda ippovia, caratterizzata dal colore rosso, è la «Madonna della neve»: si parte dall'omonima località a 984 metri per arrivare alla quota massima di 1.538 metri di malga Attilone. Poco più di 31 chilometri a cavallo fra le province di Verona e Trento in cui è possibile incontrare marmotte, camosci, aquile e vedere le trincee di Navene. L'ultimo tragitto (verde) è «Malga Ime».

Si parte dai 359 metri di località Gaon a Caprino per arriva a 1.367 di malga Colonei di Pesina. Sono 46 chilometri che consentono anche la visita del Sacrario del Monte Baldo, dell’Orto Botanico e dell’Osservatorio astronomico di Novezzina.

Tutti e tre sono anelli circolari in collegamento tra loro e che possono condurre alla stazione di vetta della funivia di Malcesine, a Tratto Spino.

L’ingresso della Funivia di Malcesine nel settore equestre è avvenuto nella passata edizione di Fiercavalli, quando la novità era stata annunciata attraverso una cavalcata virtuale. La prova era stata fatta dal presidente della Regione, Luca Zaia, dal presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, e dal presidente della Funivia, Daniele Polato. Nell’edizione di quest’anno di Fiercavalli, che si terrà dal 26 al 29 ottobre, verranno presentate le tre ippostrade.

Emanuele Zanini

Suggerimenti