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«È la fine di un incubo, alba di un rinnovato impegno»

Stefano Nicotra sindaco di Torri
Stefano Nicotra sindaco di Torri
Stefano Nicotra sindaco di Torri
Stefano Nicotra sindaco di Torri

«La sentenza della corte di Cassazione che mi assolve totalmente da ogni imputazione è la vittoria della giustizia e mi ripaga della fiducia che ho riposto in essa. È la fine di un incubo durato otto lunghi anni di amarezze, dolore, isolamento ed umiliazioni». Per il sindaco di Torri Stefano Nicotra l’annullamento della sentenza della Corte d’appello senza rinvio, è un’autentica liberazione. Nell’inchiesta sulle presunte «soffiate» a bar fracassoni partita sette anni fa, il primo cittadino torresano, assieme all’ex vice comandante dei vigili urbani di Verona Eliano Pasini, in Appello era stato assolto dai reati di abuso d’ufficio e rivelazione di segreti d’ufficio mantenendo però la corruzione (su cui i due erano stati assolti in primo grado). Continui capovolgimenti di fronte conclusi con un ultimo colpo di scena con la sentenza di venerdì sera che lo ha assolto da ogni reato assieme allo stesso Pasini.

Nel ripercorrere questi anni tormentati Nicotra sottolinea «la stima dei miei concittadini e della mia famiglia che mi ha aiutato a superare le difficoltà e i vergognosi attacchi personali di cui sono stato vittima. Non riesco a dimenticare gli interventi a gamba tesa di chi è garantista a giorni alterni o meglio solo verso i suoi amici», attacca il sindaco. «Ho trascorso una notte insonne, ripercorrendo nella mia mente questo duro periodo della mia esistenza. Oggi però è un altro giorno e mi auguro l’alba di una stagione di serenità e di rinnovato impegno. Lo devo agli abitanti del mio Comune che non mi hanno fatto mai mancare il loro appoggio e alle centinaia di persone che hanno atteso con trepidazione questo momento», conclude il sindaco, «e ringrazio inoltre tutti coloro che in queste ore sono stati solidali con me e mi hanno fatto sentire la loro amicizia».

Sull’assoluzione di Nicotra il gruppo di minoranza Impegno e Rinnovamento dice: «Prendiamo atto della novità di questa sentenza di terzo grado senza commentare. Finalmente si è concluso un periodo di incertezza sulla titolarità del diritto di amministrare da parte di questo sindaco e dell’attuale amministrazione. Pur rimanendo fermamente convinti sul nostro principio sulla non opportunità della candidatura da parte di soggetti con pendenze giudiziarie che, a causa di vicissitudini personali, possano mettere a rischio il normale funzionamento della macchina amministrativa», conclude l’opposizione, «auspichiamo da questo momento in poi un periodo di serena, trasparente e sempre più collaborativa amministrazione nell’interesse dei nostri concittadini».

Emanuele Zanini

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