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È il più bravo a battere il ferro finché è caldo

La premiazione di Consolini
La premiazione di Consolini
La premiazione di Consolini
La premiazione di Consolini

Roberto Consolini di Brenzone, e originario di Sommavilla, è arrivato primo al concorso nazionale di forgiatura di Feltre riservato ai maestri artigiani che producono opere in ferro battuto durante lo svolgimento della tre giorni dedicata all'artigianato artistico e tradizionale, che si svolge nel Bellunese. «La forgiatura», spiega Daniela Consolini, moglie del neovincitore, «è una tecnica di lavorazione del ferro che consiste nello scaldare il metallo sulla forgia fino a quando diventa arancione per poi schiacciarlo tra la testa del martello e l’incudine. Questa compressione fa cambiare la forma del pezzo, che si può modellare a piacimento». In Italia come anche all’estero ci sono vari concorsi di forgiatura: vere e proprie gare in cui i fabbri hanno a disposizione forgia, incudine martelli e vari altri utensili a mano. In tre ore i fabbri, da un pezzo di ferro, devono realizzare un’opera. «Durante il concorso», hanno spiegato ancora da Brenzone, «il pezzo viene valutato per come è lavorato e per la tecnica con cui è stato rifinito». «I turni di gara si sono svolti per tre giorni e mezzo», ha proseguito il vincitore, «e le premiazioni sono state fatte nella sala degli stemmi in Piazza della Signoria a Feltre». I fabbri in gara erano 12, tutti italiani e provenienti da Brescia, Pisa, Firenze, Perugia e da altre località. Quest’anno il tema del concorso era il gioco e Consolini ha realizzato un’opera dal titolo «Il gioco delle biglie», valso il primo posto. La motivazione del premio recita: «Il senso del volume e la scultorea quasi metafisica», e della notizia della vittoria di Consolini hanno parlato vari quotidiani locali e nazionali. «Roberto è un artigiano e ama molto forgiare ma, per motivi economici e di mercato, il suo lavoro è più che altro fatto con l’ausilio di saldatrici e utensili elettrici anche perché un pezzo forgiato ha un prezzo ben più alto rispetto a uno fatto con saldatrici o strumenti elettrici. Di queste gare», ha concluso con entusiasmo la moglie, «ne ha fatte già parecchie e questa era la sesta volta che partecipava a Feltre, dove non aveva mai avuto piazzamenti. Negli anni la sua tecnica è migliorata e, finalmente, quest’anno è arrivato il primo posto». Insomma: di sicuro a Brenzone c’è almeno una persona di livello nazionale che, come si suol dire, sa «battere il ferro finchè è caldo». •

G.M.

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