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Via libera ai contributi per le paritarie con 1.300 euro a bimbo

L’assessore Debora Lerin
L’assessore Debora Lerin
L’assessore Debora Lerin
L’assessore Debora Lerin

La convenzione tra amministrazione comunale e le quattro scuole materne paritarie ha ricevuto il benestare del consiglio comunale. Gli asili privati conseguentemente riceveranno da quest’anno e fino al 2020 un contributo di 1.300 euro annui per ogni bambino frequentante. Il voto unanime dei consiglieri al provvedimento è stato preceduto dall’illustrazione dei suoi contenuti da parte dell’assessore all’istruzione Debora Lerin. «Riproponiamo con i medesimi contenuti e pochissime variazioni la bozza di convenzione già vigente», ha detto l’assessore al consiglio. «Ciò dopo un confronto con i presidenti delle quattro scuole paritarie. Il contributo del comune è stato confermato in 1.300 euro annui per ogni bambino con l’aggiunta di ulteriori 1.300 euro per ogni bambino con certificazione che frequenta la scuola. Quest’ultima somma verrà corrisposta in base a una autocertificazione della scuola a fine anno». L’assessore Lerin, sempre in tema di cifre, ha poi reso noti gli importi delle rette per la mensa e delle iscrizioni: «Il contributo richiesto mensilmente per la mensa ad ogni famiglia è stato fissato nella convenzione in 130 euro mentre l’iscrizione annuale costa 100 euro. L’importo del contributo mensile, sempre a termini di convenzione, potrà essere incrementato fino al 15 per cento a fronte di servizi aggiuntivi forniti dalla scuola». La convenzione prevede che la decisione sugli aumenti della retta mensile venga assunta all’unanimità dei componenti del consiglio di ogni materna. L’amministrazione comunale inoltre incontrerà periodicamente i referenti del comune designati nei vari consigli delle materne private e di presidenti delle stesse. In risposta ad una specifica richiesta del consigliere di opposizione Massimo Giarola, l’assessore ha fornito alcuni dati sul decremento demografico con riferimento ai bimbi che si avviano a frequentare le materne presenti sul territorio. «Nel 2015 i bambini registrati all’anagrafe sono stati 218 con un abbassamento di 40 unità sul medesimo dato riferito al 2014, dato che rispecchia il calo di iscrizioni delle scuole comunali per i bambini residenti», ha riassunto l’assessore. «Ci sono materne che avranno un calo stimato in 15-17 nuovi iscritti e altre di cinque. Certo, 17 bambini in meno sono quasi una classe. Il dato al 30 giugno di quest’anno manifesta però una certa ripresa in positivo che però potrebbe essere anche frutto di iscrizioni di bimbi non residenti». «Da questi dati potrebbe determinarsi una diminuzione del rimborso erogato di circa 50 mila euro a favore delle scuole, mi chiedo come verrà impiegato questo risparmio dall’amministrazione comunale», ha chiesto Giarola. «La riduzione, che dovrebbe essere relativa a 32 bambini, è da valutare tenendo presente che cresce il numero di bambini con disabilità per ognuno dei quali il comune eroga un contributo di 1.300 euro», ha risposto l’assessore. «Dobbiamo poi finanziare una serie di servizi indirizzati all’assistenza ai minori, che assorbiranno i risparmi». Il Comune si avvale da sempre di quattro scuole materne paritarie per assicurare l’istruzione di parte dei bambini lupatotini di età fra i 3 e i 6 anni. Queste scuole «non pubbliche» che vedono complessivamente iscritti ogni anno da 400 a 450 bambini lupatotini sono la scuola Ciccarelli di vicolo Asilo, la scuola Maria Immacolata di Pozzo e la scuola Gesù Bambino di Raldon. A queste va aggiunta la scuola Angeli Custodi di Palazzina, che pur essendo situata fuori paese, in territorio del Comune di Verona, assicura il servizio a molte famiglie lupatotine della zona industriale e non.

Renzo Gastaldo

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