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VetrerieRiunite Il nuovo forno «brucia» i tempi

Luca Matteo Villa, Giuseppe Velli, Claudio  Carcereri, Marcello Lovato, Antonio Pastorello e Diego Zardini
Luca Matteo Villa, Giuseppe Velli, Claudio Carcereri, Marcello Lovato, Antonio Pastorello e Diego Zardini
Luca Matteo Villa, Giuseppe Velli, Claudio  Carcereri, Marcello Lovato, Antonio Pastorello e Diego Zardini
Luca Matteo Villa, Giuseppe Velli, Claudio Carcereri, Marcello Lovato, Antonio Pastorello e Diego Zardini

Moltissimi dei 600 dipendenti di VetrerieRiunite Group hanno preso parte all’open day organizzato dall’azienda di Colognola, leader internazionale nella produzione di vetro di alta qualità, e mondiale in quella di oblò per lavatrici, che ha inaugurato così il nuovo forno fusorio Centauro. Un investimento milionario che ha garantito un netto aumento della capacità produttiva passata da 200 a 300 tonnellate di vetro al giorno. Sono sono state numerose le visite guidate alla fabbrica, con il forno in pieno funzionamento, a cui hanno partecipato i familiari di operai, impiegati e dirigenti dell’azienda, che ha un fatturato di 70 milioni ed è operativa 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno. Numeri comunicati da Giuseppe Velli, responsabile tecnico della fabbrica, e da Luca Matteo Villa, amministratore delegato, alle autorità che hanno presenziato a uno dei tour nei capannoni di VetrerieRiunite, del cui gruppo fanno parte pure le aziende locali Borromini, Novaref e Technoglass. Il nuovo forno, che ha incrementato sia i volumi di vendita che l’occupazione, è stato installato «in tempi record con una fermata produttiva di sole otto settimane rispetto alle deodici previste. Il forno precedente è stato raso al suolo per installare il nuovo, la cui avanzata tecnologia consente importanti risparmi energetici e un abbattimento delle emissioni di azoto in atmosfera per una concreta tutela ambientale», è stato precisato. Tante le curiosità emerse dalla visita, che sono andate dalla temperatura di fusione del vetro nel forno, pari a 1600 gradi, all’acquisto, per produrre vetro extrabianco, di sabbia speciale in Egitto, Germania e Olanda. «VetrerieRiunite ha fatto dell’innovazione il suo punto nevralgico e crede fortemente nella ricerca», ha spiegato Velli, aggiungendo che «un forno nasce e muore in 5 anni, dopo è interessato da un parziale rifacimento; oltre i 10 anni è da rifare completamente». Al nuovo impianto e alle persone che operano in azienda è stata impartita la benedizione dal parroco don Gabriele Lanciai, alla presenza dei sindaci di Colognola e Caldiero, paesi che sono il principale bacino di provenienza dei dipendenti di VetrerieRiunite. Claudio Carcereri de Prati, primo cittadino colognolese, ha espresso «l’orgoglio del paese nell’annoverare questa azienda leader a livello mondiale, che vive anche nel tessuto sociale e garantisce il futuro ai nostri giovani. L’attenzione dell’amministrazione comunale verso questa fabbrica e tutto il comparto produttivo locale è ai massimi livelli, e siamo grati per questo investimento anche perchè consapevoli di quanto oggi sia difficile fare impresa». Marcello Lovato, sindaco caldierese, ha ritenuto importante che l’open day «abbia permesso ai lavoratori e alla cittadinanza di essere consapevoli dell’importanza di questa realtà. Se non ci fossero le persone che lavorano, le macchine starebbero ferme, e per dare lavoro alla gente ci vogliono anche scelte aziendali significative come questa». Era presente, con il consigliere comunale e provinciale Ilaria Cervato, anche il presidente della Provincia Antonio Pastorello che ha sottolineato: «VetrieRiunite è riuscita a conciliare economia, qualità e rispetto per l’ambiente dando così vantaggi anche agli amministratori». È intervenuto il deputato del Pd Diego Zardini, dipendente dell’industria colosso del vetro di Colognola, ora in aspettativa: «Sono qui nella doppia veste di dipendente e di parlamentare. Per tredici anni ho operato in questa azienda nei settori sicurezza e selezione del personale, e devo dire che, pur essendo leader internazionale nella produttività, è anche molto radicata nel territorio. In 60 anni (è stata fondata nel 1959, ndr) vi hanno lavorato migliaia di persone e sono passate in fabbrica molte generazioni». Un esempio di quanto VetrieRiunite sia legata al territorio, lo ha fornito Francesco Tosato, vicepresidente della Cooperativa sociale Monteverde di Badia Calavena, che offre servizi educativi, psicologici e socio-sanitari a persone con disabilità e fragilità nell’Est Veronese e in Lessinia. «VetrerieRiunite ha intrapreso l’anno scorso una collaborazione con noi sostenendoci nell’acquisto di un macchinario per la riabilitazione degli arti inferiori, destinato agli utenti dei centri diurni Monteverde», ha fatto sapere il rappresentante della onlus, «e anche nel 2017 sta contribuendo sia alle attività laboratoriali dei centri (falegnameria, lavorazione della carta, assemblaggio) sia all’acquisto di un pulmino attrezzato per il trasporto di 60 persone con disabilità». •

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