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Verso la vendita di Unicoge:
la minoranza alza le barricate

Il consigliere di minoranza Antonio Zambaldo
Il consigliere di minoranza Antonio Zambaldo
Il consigliere di minoranza Antonio Zambaldo
Il consigliere di minoranza Antonio Zambaldo

Il consiglio comunale di Colognola ha approvato una delibera di indirizzo alla società Unicoge per la dismissione delle attività di vendita di gas ed energia elettrica.

La questione è stata introdotta dal sindaco Claudio Carcereri de Prati: «La delibera è relativa al problema delle società partecipate degli enti pubblici. In attuazione del decreto Madia che dà indicazioni circa le partecipazioni che i Comuni possono avere, risulta che l’attività di vendita di gas ed energia non rientri tra le possibilità di legge, rendendo necessario la vendita altrimenti scattano le sanzioni quali la perdita dei diritti societari da parte del Comune. In proposito», ha puntualizzato il primo cittadino, «ci sono due correnti di pensiero. Una è cercare di vendere entro il 2018 cioè prima di arrivare al mercato libero perché le quote messe in vendita ora hanno un valore più alto. Dopo ci sarà un eccesso di offerta». ha una diversa prospettiva la seconda proposta: «L’altra corrente ritiene sia meglio aspettare perchè può darsi che in futuro il decreto venga cambiato. Al momento, però, è in atto e ci impone di agire. L’iter», ha continuato, «prevede solo la vendita di quella parte di gas ed energia che è vietata dal decreto Madia, mentre Unicoge resterebbe per effettuare altri compiti in sintonia con il decreto».

Antonio Zambaldo, capogruppo di minoranza contrario alla scelta della giunta, ha rilevato: «Dobbiamo prendere la decisione di mettere in vendita una società che non rappresenta un peso economico e che fa utili, senza che agli atti ci sia una documentazione da cui emerga un’indicazione generale, una valutazione del valore della società e un parere dei revisori dei conti in merito a questa operazione».

L’esponente dell’opposizione ha aggiunto che «Unicoge, a differenza di altre società, su indicazione delle Amministrazioni, è sempre andata in aiuto alle famiglie in difficoltà permettendo di razionalizzare il pagamento delle bollette, come pure alle attività economiche. Proponiamo il ritiro di questo punto all’ordine del giorno perché è un’operazione che non può essere valutata solo da un punto di vista economico».

Carcereri de Prati ha spiegato che «la documentazione è carente perché questa delibera dà proprio l’incarico di acquisire gli atti che vogliamo vedere anche noi per primi, perchè nessuno qui «vuole» vendere nulla. Si vuole, invece, avere tutte le carte, fare le perizie necessarie e poi tornare in Consiglio comunale per valutare se vendere».

Di parere diverso Zambaldo: «Si dice che questo è solo un primo step per poi fare valutazioni, ma in effetti non è così perchè si chiede di spolpare Unicoge delle sue azioni più importanti. Esprimiamo il nostro disappunto e voto contrario perché stiamo depauperando il Comune di una risorsa importante».

A chiudere la discussione è stato il capogruppo di maggioranza Giovanni Bussinello: «I dati del passato sono buoni ma dobbiamo compiere scelte in base agli scenari futuri e di evoluzione del mercato.

Con questo provvedimento il Consiglio potrà avere ulteriore documentazione per adottare poi la soluzione migliore». M.R.

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