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«Verona risuona»
a San Briccio
fino alle 3 di notte

Veduta aerea del forte di San Briccio di Lavagno, presidio del Regno d’Italia quando il confine con l’Austria era nel Veneto
Veduta aerea del forte di San Briccio di Lavagno, presidio del Regno d’Italia quando il confine con l’Austria era nel Veneto
Veduta aerea del forte di San Briccio di Lavagno, presidio del Regno d’Italia quando il confine con l’Austria era nel Veneto
Veduta aerea del forte di San Briccio di Lavagno, presidio del Regno d’Italia quando il confine con l’Austria era nel Veneto

Ritorna «Verona Risuona», la rassegna di eventi artistici e musicali promossa dall’Accademia di Belle Arti, dal conservatorio Dall’Abaco di Verona e dall’Università di Musica e teatro di Göteborg, con il coordinamento di Diplomart.

Il tema generale che raggruppa i vari eventi di quest’anno, tutti ad ingresso libero, è quello dei confini o, in lingua latina, «limina».

Il forte di San Briccio è una delle sedi in cui «Verona risuona» si propone grazie alla collaborazione e disponibilità dell’amministrazione di Lavagno, dell'associazione culturale All'Ombra del Forte, a cui il Comune ha demandato il recupero e la gestione del manufatto, e al gruppo Fotogrammi Fotonici, che dalla Regione Veneto ha ottenuto un finanziamento per la realizzazione di iniziative culturali.

«Limina geografica» è il titolo dell’evento in programma domani, denominazione che sottolinea come la costruzione militare di San Briccio venne realizzata proprio a difesa dei confini italiani che nel nostro territorio, dopo il 1866, andavano da Ala di Trento lungo la linea del Carega.

Questo è il programma dell’evento di cui è coordinatore il giovane artista e studente Francesco Marani. I cancelli del forte verranno aperti alle 16 e le ore iniziali saranno dedicate all’esplorazione di questo ambiente particolare in cui l’evento si realizza.

Saranno, quindi, visitabili le mostre e le installazioni realizzate nel fossato del forte e nelle varie stanze del reparto ufficiali, nella polveriera e nel deposito munizioni dal collettivo degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Verona dei corsi di pittura, scultura e design, formato da Andrea Bonetti, Martina Franchini, Nicole Betti, Marta Goglio, Wesley Alves da Silva, Matteo Vesentini, Silvia Daducci, Anna Dietzel, Francesco Bernabè, Sara Minighin, Simone Toniolo, Giuseppe Meneghini, Bruno Lovato, Elisa Rizzoli, Filippo Ferremi, Ortensia Benussi, Matteo Trentin, Matteo Tacconi, Angela Tedeschi e Francesco Marani.

Ospite nella quarta stanza degli ufficiali sarà lo svedese Albin Liljestrand con una mostra di pittura.

Dalle 17 alle 19,30 si potrà assistere alle performance «Ymir» (il Titano, secondo la mitologia nordica, generato dalla lotta tra il fuoco e il gelo) di Oscar Falcini e Anton Ågaurdh dalla Svezia, ospitata nella terza stanza degli ufficiali.

Si tratta di una performance audiovisual organica in conessione tra suono, linea e colore.

«Soundscape» di Davide Zerlotti e Elisa Rizzoli consiste in una performance artistica musicale-visiva di alternanze sonore tra l’inconscio e il conscio e si realizzerà nella Polveriera. Attenzione, però, che la presentazione e gli orari di tali performances nei vari luoghi sono a discrezione degli artisti nel tempo compreso fra le 16 e le 19,30.

Nella prima sala dell’ex deposito munizioni alle 18 e alle 21 verrà presentata la performance di teatro danza «Il mio altrove» con la coreografia di Sisina Augusta. Essa raccoglie spaccati di emarginazioni sociali, prigioni reali, disagio psichico, consumismo compulsivo ed il dramma dei profughi in fuga dalle guerre. Dove ciascuno di questi protagonisti troverà il proprio «altrove»? Gli interpreti saranno Alice Zamboni, Alberto Suardi, Matteo Rudella, Anthea Pasquali, Giovanni Consoli e Diego Pecorari. Fra la prima e la seconda presentazione della performance i singoli ballerini realizzeranno dei propri interventi.

I concerti in piazza d’armi cominceranno alle 20 con il gruppo Suggest-ion e proseguiranno con Non Temere Antropos, Knote e Vokodotron. Ospiti speciali provenienti da Torino saranno il ricercatore sonoro Riccardo Mazza e sua moglie Laura, esperta di video digitale. A mezzanotte proporranno «Project-To», una performance audio-visual incentrata su sonorità techno sperimentali. Seguirà all’una della notte l’acid tekno di Audio Chemicals con proiezioni visual messe a punto appositamente per l’occasione. Il progetto è di Francesco Ronzon, professore di antropologia all’Accademia dell’Abaco. La serata poi continuerà con il DjSet drum’n bass-jungle di Fazo.

Alle 3 è previsto il termine della musica e alle 4 la chiusura dei cancelli del forte di San Briccio.

Giuseppe Corrà

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