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Verdone Nano:
il Comune aiuta
chi lo promuove

Il Verdone Nano di Colognola
Il Verdone Nano di Colognola
Il Verdone Nano di Colognola
Il Verdone Nano di Colognola

Non sono soli a Colognola gli agricoltori impegnati nella coltivazione del piselli Verdone Nano di Colognola, varietà tipica dei colli locali che si fregia anche della Denominazione comunale. Riuniti da poco più di un anno nell'Associazione bisicoltori, presieduta da Massimo Dalla Chiara, i produttori, a oggi circa una trentina e dotati di un apposito disciplinare, hanno richiesto e ottenuto dall'Amministrazione comunale un contributo economico a sostegno del proprio operato.

A farsi interprete in Giunta delle richieste dei bisicoltori, è stato l'assessore alle attività produttive Andrea Nogara, che ha proposto l'erogazione di 2.100 euro.

«L'Associazione bisicoltori è impegnata nella tutela del prodotto tipico locale e punta a svilupparne e razionalizzarne la produzione nel rispetto del consumatore e dell’ambiente oltre a promuoverne l’immagine e la commercializzazione nell’interesse dei produttori», spiega Nogara, «in armonia con le disposizioni e con le direttive regionali, nazionali e comunitarie, presenti e future, sull’associazionismo e sull’ agricoltura. Questa realtà associativa coordina, indirizza e assiste le attività degli associati con iniziative di aggiornamento delle tecniche colturali e di miglioramento della presentazione del prodotto sul mercato anche individuando altri canali di commercializzazione edefinendo l’area di produzione».

Impegni non da poco che richiedono tempo e denaro e che hanno una ricaduta anche sulla promozione del territorio colognolese.

Tenuto conto che «l'Associazione, come segnalato in municipio, ha notevoli spese da sostenere che non sono coperte dalle entrate derivanti dalle quote associative», ricorda l'assessore, «e che la promozione del Verdone Nano rientra tra le finalità dell’Amministrazione, la quale ha già da alcuni anni avviato la selezione varietale e ha ottenuto con decreto ministeriale nel maggio 2016 l’iscrizione nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali, si è ritenuto di concedere il contributo».

Monica Rama

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