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Uno sciamano a Vallese Calixto alla fattoria sociale

Lo sciamano indigeno Calixto Suarez Villafane
Lo sciamano indigeno Calixto Suarez Villafane
Lo sciamano indigeno Calixto Suarez Villafane
Lo sciamano indigeno Calixto Suarez Villafane

Non solo produzione di frutta e verdura biologica alla Fattoria sociale Margherita di Vallese: nel centro di via Lino Lovo 31 gestito dalla cooperativa La mano 2 con presidente Giambattista Polo, in cui una quarantina di disabili psichici e cognitivi inseguono il reinserimento in società coltivando la terra nel rispetto dei suoi equilibri, questa sera alle 18.30 si terrà un incontro con un personaggio fuori dal comune: lo sciamano indigeno Calixto Suarez Villafane. Porta parola e capo spirituale di quattro popoli indigeni della Sierra Nevada de Santa Marta (Arhuaco, Kogi, Wiwa e Kankuamo) nel nord della Colombia discendenti della cultura precolombiana, Calixto viaggia per il mondo alla scoperta dei diversi modi di vivere. Attualmente i popoli rappresentati dallo sciamano tentano di recuperare pacificamente le terre degli antenati, da cui sono stati cacciati, ricomprandole. Calixto, rappresentante a livello internazionale di tutte le popolazioni indigene del mondo e dei loro diritti umani, afferma: «A me interessa che la terra sia sana, che l’acqua sia senza malattia, il vento senza virus, che gli uomini siano in pace con se stessi. Mio impulso e intenzione è parlare dell’ importanza dei luoghi sacri e del luogo sacro che siamo noi esseri umani». Traduttore dell’incontro a ingresso libero, sul tema «I punti energetici del pianeta, la sapienza dei saggi per armonizzare gli uomini della terra», sarà Claudio De Beni. Singolare la biografia di Calixto: nato a 3.000 metri d’altitudine, a tre mesi rimase orfano del padre, travolto dall’improvvisa piena di un fiume. Rimasta in grande difficoltà, la mamma affidò il figlio malaticcio alla nonna e poi allo zio. Strada facendo Calixto apprese le leggi della vita frequentando gli anziani. Timido di carattere, esprimeva la sua sensibilità molto forte rifugiandosi da solo in montagna, a coltivare mais e altre piante. Distribuiva le primizie agli anziani in cambio della loro benedizione Quando iniziò a frequentare la scuola, ritenne incompleta la formazione ricevuta, così la integrò frequentando i capi spirituali. Vide la prima automobile a 15 anni. Il suo popolo sostiene che la Sierra Nevada è il cuore del mondo, lui si convince che potevano esserci connessioni con altre zone del pianeta facenti parte di una rete universale. Da qui viaggiare per il mondo per cogliere la forza invisibile di questi luoghi ritenuti sacri e scambiare energia. •

Piero Taddei

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