<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Unione Comuni
sì al piano per chi
è senza impiego

Sì unanime della Giunta dell’Unione Comuni Verona Est al progetto «Workfare Verona 2017/2018» per l’inclusione socio-lavorativa a favore dei lavoratori svantaggiati che risiedono a Belfiore, Caldiero, Colognola, Illasi e Mezzane, paesi in seno all’ente sovracomunale.

A proporre l’adesione all’iniziativa, compresa nel Patto territoriale per favorire opportunità di inserimento ai lavoratori in difficoltà, è stato l’assessore ai servizi sociali Giovanna Piubello. «Il progetto Workfare è rivolto a persone», spiega Piubello, «che siano di età compresa tra i 15 e i 24 anni oppure che abbiano superato i 50 anni, che non abbiano un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, che non possiedano un diploma di scuola superiore o professionale o, avendo completato la formazione a tempo pieno da più di due anni, non abbiano ancora ottenuto il primo impiego regolarmente retribuito; o che siano adulti che vivono soli con una o più persone a carico», prosegue, «che siano occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25 per cento la disparità media uomo-donna o che appartengano a una minoranza etnica e abbiano la necessità di migliorare la propria formazione linguistica e professionale o l’esperienza per aumentare le prospettive di accesso a un’occupazione stabile».

Il progetto interessa anche persone che si possono trovare in altre situazioni particolari, come è viene spiegato dal sito dell’ente www.unionecomunivrest.it.

È un accordo che implica una rete di enti e soggetti pubblici e privati autorizzati a svolgere servizi per il lavoro locale. «Tale rete consegue obiettivi specifici di politica del lavoro e di inclusione», precisa Giovanna Piubello, «rivolta ai soggetti più vulnerabili, utilizzando di volta in volta risorse finanziarie comunitarie, nazionali, regionali e altri finanziamenti pubblici o privati che si rendono disponibili».

Al Progetto territoriale, che ha come capofila il comune di San Bonifacio, collabora anche, per la parte tecnica e operativa, l’Agenzia sociale Lavoro&Società ed è cofinanziato dalla Fondazione Cariverona con compartecipazioni comunali. M.R.

Suggerimenti