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Un avanzo da 2,5 milioni
ma non si possono usare

L’ala nuova della scuola elementare Carlo Ederle
L’ala nuova della scuola elementare Carlo Ederle
L’ala nuova della scuola elementare Carlo Ederle
L’ala nuova della scuola elementare Carlo Ederle

Dal bilancio del 2015 il Comune di Caldiero ha avanzato 2 milioni e 587 mila euro dall’esercizio finanziario dello scorso anno, che sommati ai 500 mila euro circa disponibili dall’avanzo dall’anno precedente, portano il totale a 3 milioni. Ma solo una minima parte di questi soldi potrà essere impiegata nell’anno in corso. Il fondo cassa al 31 dicembre era pari a 2,3 milioni. L’anno scorso è stato rispettato il patto di stabilità con un margine che supera i 400 mila euro. Dato che ha fatto scatenare le proteste del consigliere di opposizione Luciano Lucchese, che ha votato contro il rendiconto di gestione.

«Rispetto al margine che eravamo tenuti a rispettare imposto dal patto, a poco più di 180 mila euro», solleva la questione Lucchese, «abbiamo superato tale soglia di 243 mila euro. Questo dato ci farebbe dire di primo acchito che siamo stati bravi. Bravi un bel niente, perchè questi soldi adesso non possono più essere usati, dunque sono soldi persi. Si tratta di 243 mila euro che i cittadini di Caldiero hanno pagato e che potevamo utilizzare per fare opere o pagare servizi, che invece non siamo riusciti a spendere e questo è un danno alla comunità», rincara la dose Lucchese, «perchè di interventi da fare ce ne sono tanti, a cominciare dall’asfaltatura delle strade. Non si potevano spendere questi soldi per sistemare una strada?».

«Purtroppo la Regione ci ha versato 272 mila euro poco prima della fine dell’anno: si tratta di una tranche del milione di euro stanziato per la nuova ala della scuola elementare Carlo Ederle, che Venezia ci sta ancora pagando», osserva il funzionario responsabile dell’area economico finanziaria comunale Michele Cattazzo, «soldi che non abbiamo fatto in tempo ad utilizzare. D’altronde di un milione di euro che la Regione ci doveva versare per la nuova scuola, a distanza di quattro dalla conclusione dell’opera stessa, dobbiamo ancora incassare 189 mila euro».

«È impossibile riuscire a programmare gli interventi, perché all'inizio dell’anno quando si stende il bilancio, non si capisce cosa è possibile fare rispetto ai vincoli imposti dal governo», evidenzia il vicesindaco con delega al bilancio Fabio Franchi, «per noi è stato impossibile fare di più di ciò che abbiamo realizzato: la riqualificazione di piazza Marcolungo, la messa a norma dell'isola ecologica, la sistemazione di via Monte Rocca - appena avviata - e la riqualificazione di parco Baden Powell. Devono esserci regole più chiare per gli enti locali per poter fare una programmazione», ribadisce Franchi, «servirebbe togliere una ventina di vincoli imposti del patto di stabilità, oltre tutto abbiamo una pianta organica di 38 dipendenti, ma attualmente lavorano in municipio solo 19 persone, che fanno quello che possono».

Lo scorso anno l’amministrazione è riuscita anche a recuperare la vecchia casa del custode della scuola media e l’ha trasformata nella sede e sala prove della banda alpina «Città di Caldiero». La biblioteca comunale don Pietro Zenari ha fatto registrare 19 mila prestiti di libri agli utenti del servizio bibliotecario, efficiente e molto frequentato. A Caldiero dunque, i libri si leggono ancora.

Zeno Martini

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