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Torna il Festival europeo
di canto corale:
lo presenta Lanaro

Il coro Città di Soave
Il coro Città di Soave
Il coro Città di Soave
Il coro Città di Soave

Anche la musica è importante per sentirsi europei : una convinzione che anima da sempre il coro Città di Soave che per questa sera alle 21, nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo, ha allestito la 44a edizione del Festival europeo di canto corale Città di Soave (ingresso libero) con quattro cori di tre nazionalità diverse: da Kelheim, cittadina gemellata con Soave, in Germania, interverrà il coro Pius Singers. Da Isola Vicentina giungerà il Voci del Pasubio, e dalla città murata di Trecin, in Slovacchia, è atteso il coro Trenciansky Spevàckyzbor. Farà gli onori di casa il Città di Soave diretto dal maestro Gianluca Brigo. Presenterà il festival un grande musicista italiano: il maestro Mario Lanaro, direttore orchestrale, insegnante del conservatorio di Rovigo e compositore. Il coro Città di Soave, che si compone di 35 elementi, è sorto nel 1970: in orgine si chiamava La Valle di Soave. «Mentre lo scorso anno abbiamo avuto l'onore di ospitare un coro francese della città di Claye Souilly, gemellata con Soave», ricorda il presidente del coro, Luigi Rossetto, «quest'anno abbiamo il piacere di accogliere un coro tedesco proveniente dall'altra città gemellata a Soave, Kelheim. Questo per rinsaldare i vincoli culturali e di amicizia. Altro scambio è quello con le Voci del Pasubio, vecchi amici del nostro coro e vicini di casa. Nel prossimo dicembre inoltre, saremo a Trecin, in Slovacchia, a cantare con il nostro coro e per andare a fare visita dopo tanti anni agli amici della città di Breclav, nella Repubblica Ceca, dove sul campanile della chiesa distrutta dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, suona una compana donata dalla parrocchia di Soave». «Il maestro Mario Lanaro ha accettato con entusiasmo di presentare il nostro festival», sottolinea Rossetto. «Lo ringraziamo per aver messo a nostra disposizione la sua grande professionalità ed esperienza. In un mondo dove prevalgono più le chiusure che le aperture, la nostra comunità di Soave cerca di tessere dei buoni e costanti rapporti culturali, che servono a creare e rinsaldare inestimabili ponti di conoscenza, stima ed amicizia reciproche. Il festival di quest'anno ne sarà un'ulteriore conferma».Z.M.

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