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Tempo pieno, il Comune
dà una mano alla scuola

Anche quest’anno alla scuola primaria «Dante Broglio» di Colognola è decollato il tempo prolungato per tutti gli alunni interessati, malgrado la scure ministeriale dei tagli non abbia risparmiato il comparto dell’istruzione.

A dare man forte all’Istituto comprensivo, presieduto dalla dirigente Donatella Mezzari, e ai genitori è intervenuta l’amministrazione comunale garantendo il servizio anche ai bambini della prima classe. Si è così scongiurato il rischio che 42 piccoli studenti rimanessero esclusi dall’offerta creando disagi a mamme e papà al lavoro, grazie a un impegno sinergico tra il dirigente scolastico, le famiglie interessate, il Comitato genitori e il Comune.

A segnalare il problema con tempestività era stata la preside Mezzari, inviando a luglio una nota in municipio con cui segnalava che, a fronte della dotazione organica assegnata dall’Ufficio scolastico di Verona su indicazione di quello regionale, era riuscita ad attivare due classi a tempo pieno per 36 ore settimanali, mentre solitamente il tempo pieno è a 40 ore, come richiesto dai genitori, ai quali era stato assicurato il servizio.

Nella stessa nota, la dirigente chiedeva al Comune «l’attivazione, per l’anno scolastico 2016/17, del servizio doposcuola per un pomeriggio alla settimana, dalle 12.30 alle 16, per 42 alunni delle classi prime del tempo pieno della scuola primaria e del servizio mensa scolastica».

La richiesta è stata presa in carica dall’assessore all’istruzione Michela Bonamini che, nello specifico, ha appreso che l’istituto necessitava «del servizio integrativo al venerdì per le due classi prime a tempo pieno dalle 12.30 alle 13.30 per il servizio mensa, dalle 13.30 alle 14 per l'attività dopo mensa di gioco organizzato e dalle 14 alle 16 per lo svolgimento di compiti e l'attivazione di laboratori in classe».

La scuola abbisognava pertanto di «personale qualificato per attività di supporto all’insegnamento e collaborazione con i docenti del tempo pieno per la conoscenza degli alunni e la prosecuzione del programma scolastico».

«Il servizio è stato affidato alla cooperativa “Le lanterne onlus” di San Martino Buon Albergo», sottolinea l’assessore Michela Bonamini. «Questa soluzione comporta ovviamente dei costi di cui si farà carico l’amministrazione, ma anche i genitori interessati si sono resi disponibili a compartecipare alle spese pur di mantenere questo importante servizio. La volontà dell’amministrazione comunale è stata comunque subito quella di andare incontro alle esigenze delle famiglie e della scuola». M.R.

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