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Tavolo di confronto sugli acquedotti Il presidente Zaia dice sì

Il lungo, ed a tratti indisponente, tira e molla fra Governo e Regione in merito alla realizzazione delle condotte che dovrebbero portare acqua pulita nell’area i cui acquedotti attualmente pescano nella falda contaminata dai Pfas, un’opera da tempo oggetto di annunci ma che non è ancora stata messa in cantiere, potrebbe risolversi grazie ai cittadini. Le Mamme no-Pfas e i Genitori attivi zona rossa a metà dicembre avevano scritto sia a Roma che a Venezia per chiedere l’indizione entro la fine di questo primo mese18, di un tavolo di confronto volto a dare finalmente il via alle operazioni. UN INCONTRO da realizzare alla presenza loro, oltre che del Comitato interministeriale per la programmazione economica, che ancora nel dicembre 2016 aveva deliberato uno stanziamento di 80 milioni per i nuovi acquedotti, e di Veneto Acque, che ha il compito di coordinare i progetti. IN QUESTI GIORNI gli attivisti hanno diffuso una nota con la quale riferiscono che il presidente della Regione Luca Zaia ha datto la propria adesione alla proposta, ringraziandolo ed auspicando che la stessa disponibilità arrivi dalle altre realtà invitate. Infine, una folta rappresentanza di mamme e genitori, formata anche da vari attivisti provenienti dai 13 comuni del Basso ed Est Veronese che rientrano nella zona maggiormente esposta agli effetti dell’inquinamento, il giorno di Capodanno ha partecipato, invitata dal vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol, alla marcia per la pace che si è svolta nel capoluogo berico. Marcia al termine della quale i no-Pfas hanno esposto le ragioni delle loro iniziative. LU.FI.

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