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Su 1.466 alberi, trovati 26 tigli
da abbattere in viale Trieste

Dal mese di maggio è ripresa l’attività di censimento del patrimonio arboreo di San Bonifacio che si concluderà entro il 2017.

Lo studio è iniziato nel 2016 e ha interessato soprattutto il centro cittadino ma anche alcune zone delle frazioni che destavano una certa preoccupazione per la sicurezza dei cittadini. Nella prima tranche sono stati numerati, valutati e inseriti 1466 piante nella banca dati.

Secondo gli esperti, il quadro emerso non risulta allarmante sebbene ci siano delle situazioni molto delicate da affrontare che comporteranno delle scelte non facili, ma necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini. In particolare, è risultata problematica la situazione dei centrali viali alberati via Verdi e viale Trieste. Gli esperti hanno segnalato che, a causa delle selvagge potature effettuate nel corso negli anni passati, delle drastiche capitozzature e delle asfaltature che hanno raschiato le radici e il colletto delle piante, molti tigli oggi risultano instabili o ammalati. «Questa prima valutazione», riferisce l’assessore all’ecologia, Marta Temellin, « ha reso necessaria l’effettuazione di una «Vta», ossia di un approfondimento strumentale da parte di un arboricoltore certificato, al fine di confutare la situazione rilevata dai dottori forestali dell’associazione Alias atp».

Nei mesi di novembre e dicembre 2016 sono state sottoposte a Vta circa 85 piante, a seguito della quale, per molti di questi alberi, sono stati prescritti degli interventi di potatura specialistici. Sulla base di queste premesse, per il 2017 si è deciso di predisporre un bando di gara ad hoc, dedicato esclusivamente alle potature, al fine di servirsi di ditte specializzate. «Per 26 tigli invece», dice l’assessore, «è stato prescritto l’abbattimento per gravi problemi di stabilità o per le precarie condizioni fitosanitarie».

TRATTANDOSI di due viali soggetti a vincolo paesaggistico, in febbraio si è provveduto ad inviare tutta la documentazione alla Soprintendenza affinché, assieme a esperti forestali, valutasse a sua volta le condizioni di tali piante e fornisse al Comune le indicazioni su come procedere.

Tale situazione è già stata illustrata ampiamente durante la riunione pubblica tenutasi in sala civica Barbarani, durante la quale l’arboricoltore Bellorti e il dottore forestale Pecollo hanno sottolineato la preoccupante inerzia delle amministrazioni locali italiane in materia di patrimonio arboreo e le gravi conseguenze a cui questa incuranza può condurre, apprezzando invece l’attività avviata dal Comune di San Bonifacio.

Successivamente la Soprintendenza, con parere favorevole, ha confermato la necessità di procedere all’abbattimento dei 26 tigli segnalati, presenti per lo più in viale Trieste. L’intervento, seppur effettuato a malincuore, «è necessario», conclude Temellin, «per mettere in sicurezza residenti e passanti e verrà effettuato nei prossimi mesi. Nella stagione invernale si provvederà poi alla piantumazione di altrettanti tigli sostitutivi di quelli abbattuti».

Gianni Bertagnin

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