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Strada del vino
«Monteforte via?
Mai visti con noi»

Rosario Maccarrone
Rosario Maccarrone
Rosario Maccarrone
Rosario Maccarrone

«Maccarrone confonde la Strada del vino Soave con lo Iat. Lui, a riunioni della Strada del vino da cui il Comune di Monteforte ha deciso di uscire, non ha mai partecipato»: così Paolo Menapace, presidente della Strada del Soave, replica e smentisce le ragioni che l'assessore alla Cultura montefortiano Rosario Maccarrone ha addotto per spiegare il divorzio dall' associazione. «Siamo convinti che l'assessore abbia un po’ di confusione: ha partecipato ad una riunione dell’Ufficio turistico-Iat Est Veronese nel marzo 2015 ma mai a nessuna riunione della Strada», dice Menapace.

Per dimostrarlo esibisce il verbale dell'incontro dell'11 marzo dell'anno scorso dal quale saltano fuori le cifre del «traffico» turistico citato da Maccarrone nel suo spiegare le ragioni dell'uscita dalla Strada: «I dati indicati da Maccarrone sono quelli inerenti ai passaggi dei turisti all’interno dell’Ufficio turistico Iat Est Veronese e va precisato che lo Iat (gestito dalla Strada del Soave, ndr) divulga materiale e informazioni del territorio. Poi non sappiamo i reali spostamenti dei turisti».

Implicita, dunque, la domanda riguardo cosa faccia dire a Maccarrone che 16 mila dei 17 mila turisti «censiti» a Soave dallo Iat siano rimasti nella città murata.

Di sicuro c'è che, a fronte di 17 Comuni che attivarono nel 2003 lo Iat, oggi ne sono rimasti otto: questo emerse anche a primavera 2015 quando Maccarrone, stando al verbale, pur apprezzando la riunione aveva chiesto la stesura di un progetto che ridisegnasse la struttura dello Iat identificando le modalità di promozione.

Gli aveva risposto il sindaco di Soave Lino Gambaretto spiegando le difficoltà di elaborare un progetto a fronte di risorse esigue, quelle garantite dai Comuni, sufficienti appena a pagare gli stipendi del personale. Lui stesso aveva evidenziato come uno dei problemi fosse legato al fatto che alcuni Comuni pagavano la quota di adesione alla Strada (più bassa rispetto a quella dello Iat) beneficiando del servizio combinato di Strada e Iat.

Sulla sostanza delle contestazioni, il presidente Menapace invita infine a consultare la ricca rassegna stampa «dalla quale si può notare che la nostra attività procede nella promozione di tutto il territorio e non solamente del Comune di Soave. Gli articoli inerenti al Comune di Monteforte d’Alpone vengono costantemente inviati via mail al Comune di Monteforte. Per altro», conclude, «anche lo Iat Est Veronese sta continuando la sua promozione del territorio e degli dando al turista il maggior numero di informazioni possibili per poter visitare al meglio le nostre bellissime terre».

Paola Dalli Cani

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