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Spumante Arcole Doc Brindisi al nuovo nato

Stefano Faedo
Stefano Faedo
Stefano Faedo
Stefano Faedo

È nato lo spumante Arcole Doc, prodotto che mancava nella gamma della giovane denominazione dell’Arcole che ha solo 15 anni. Il nuovo spumante sarà presentato ufficialmente oggi, alle 18, nella sala riunioni dell’abbazia di San Pietro, a Villanova di San Bonifacio, nel corso dell’incontro «Tutto il nuovo dell’Arcole Doc». All’appuntamento verranno affrontate questioni sui nuovi vigneti e nuovo disciplinare di produzione dei vini Arcole, ma si parlerà anche di nuovi mercati. Interverranno il presidente del Consorzio di tutela dei vini Arcole Doc, Stefano Faedo, su «Arcole Doc, un patrimonio del territorio. Le origini, le prospettive»; Diego Tomasi, ricercatore Crea, su «Cambiamento climatico e difesa delle produzioni»; Luca Cielo, direttore generale di Collis Veneto Wine Group, su «Quali mercati per il dinamico vigneto veneto»; il presidente del gruppo Collis Veneto, Pietro Zambon, su «Le sfide della cooperazione» e infine Roberto Pasini, presidente dell’associazione Strada del vino Arcole Doc, per presentare l’iniziativa «Vini, Vivi, Bici, sulle strade dell’Arcole Doc», edizione 2018. Ospiti, Enrico Fiorini, miglior sommelier del Veneto nel 2014; Gianluca Boninsegna, del 2015 e Marco Scandogliero, del 2016. La denominazione dell’Arcole sta vivendo in pieno le novità introdotte dalla Regione a seguito del riconoscimento della Doc Prosecco, della Doc Pinot Grigio e della modifica del disciplinare per la Doc Garda. «La nostra denominazione ha la necessità, in questo momento, di rivedere tutto l’impianto delle regole produttive», dice Faedo, «non solo in funzione dell’aumento dei vigneti che in pochi anni che sono raddoppiati, passando da 2.500 ettari ai quasi 5 mila di oggi, ma anche per la semplificazione e la caratterizzazione della denominazione. Proprio alla luce dell’evoluzione varietale, abbiamo creduto opportuno snellire il sistema articolato delle tipologie, rinunciando a tutta una serie di prodotti legati al vitigno che, nel corso di questi 15 anni, non sono stati sufficientemente utilizzati e valorizzati». Il nuovo disciplinare prevede per la denominazione dell’Arcole solo tre vini a bacca bianca: Arcole Bianco, Arcole Pinot Grigio e Arcole Chardonnay. I vini a bacca rossa, invece, vengono ridotti a quattro: Arcole Rosato, Arcole Rosso, Nero d’Arcole (o Arcole Nero) e Arcole Merlot. A questi sette vini, si aggiunge ora la novità: lo spumante d’Arcole. «Vorremmo che il nuovo disciplinare di produzione venisse applicato già dalla prossima vendemmia, quella del 2018», conclude Faedo. La denominazione dell’Arcole conta oggi 1.500 imprese viticole che operano in 5mila ettari di vigneto tra l’Est veronese e l’Ovest Vicentino. I Comuni veronesi dove si coltivano le uve per i vini Arcole Doc sono 15: Arcole, Cologna Veneta, Albaredo, Zimella, Veronella, Zevio, Belfiore, Caldiero, San Bonifacio, Soave, Colognola, Monteforte d'Alpone, Pressana, Lavagno e San Martino Buon Albergo. • Z.M.

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