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«Sono stupita anch’io
della mole di cose fatte»

La sindaca Maria Luisa Contri e la vice Sandra Dalla Riva
La sindaca Maria Luisa Contri e la vice Sandra Dalla Riva
La sindaca Maria Luisa Contri e la vice Sandra Dalla Riva
La sindaca Maria Luisa Contri e la vice Sandra Dalla Riva

Due mandati consecutivi da sindaca e uno da consigliera di maggioranza. Avrebbe potuto tentare il terzo, ma Maria Luisa Contri ha detto basta. «Sono in pensione dal 2008, ma devo essere sincera: non l’ho ancora assaporata. Ora mi dedicherò alla famiglia, ai nipotini e al volontariato a cui tengo e al quale purtroppo non ho potuto dedicare tempo in questi anni». Chiude così la sua esperienza amministrativa decennale, «perché ho dato quello che dovevo e adesso vorrei un po’ di tranquillità», dice, rivelando che ci sono state notti insonni pensando al bilancio e alle questioni comunali.

Esce da ogni incarico, ma non è una fuga: «L’esperienza è stata positiva e sono state fatte delle cose importanti per il paese, ma dopo 10 anni è giusto che ci sia il rinnovamento. Comunque nella lista della candidata sindaca Maria Luisa Guadin ci sono candidati consiglieri che hanno acquisito esperienza e mi auguro portino avanti quanto avviato insieme», aggiunge. Ha tra le mani il numero del periodico di informazione comunale nel quale sono elencati i lavori realizzati nell’ultimo quinquennio: «Sono stupita anch’io della mole di cose fatte», e cita acquisto e ristrutturazione della scuola dell’ infanzia Raggio di Sole che ha avuto l’impegno di spesa più alto: 635mila euro, per metà arrivati dalla Regione, 50mila dal Bim Adige, 35mila da Cariverona e 5mila da Banco popolare, mentre 185mila sono fondi comunali.

Ma anche il rifacimento di piazza Matteotti (246mila); i lavori sugli argini della Tramignola (un milione e 300mila, tutti impegnati dal Genio civile ma seguiti dal Comune); i lavori sulla fontana e la riqualificazione della zona dietro la palestra (395mila); l’illuminazione su tutto il territorio comunale per 579mila euro eseguita in convenzione con Elettrocostruzioni.

«Sono tanti i lavori conclusi, altri ne lasciamo in fase di realizzazione, tra cui il percorso ciclopedonale Via della lana, la partecipazione al piano d’azione per l’energia sostenibile e la ciclabile Cazzano-Soave», elenca la prima cittadina, con il rammarico per quei 200mila euro che sono l’avanzo di amministrazione e che da tre anni, a causa del patto di stabilità, non possono essere spesi «pur sapendo quante opere cose sarebbero ancora necessarie».

Quelle concluse sono costate sangue e fatica per il bilancio di un piccolo paese. Si era pensato alla possibilità dell’Unione con Soave e Montecchia, «ma conti alla mano è parso chiaro che l’obiettivo del risparmio era il primo a saltare perché alla fine avremmo speso di più nell’Unione che da soli. Il vero risparmio potrebbe venire solo da una fusione, ma è un discorso che tanti concittadini accetterebbero a fatica», ammette.

Anche la vicesindaca Sandra Dalla Riva lascia dopo il terzo mandato in cui ha lavorato sempre con la delega al sociale: «Può essere d’orgoglio», dice, «aver portato avanti in questi anni tutti i servizi senza mai togliere nulla, anzi aggiungendone di nuovi e pur con poche risorse dando sempre il massimo che si poteva». Elenca le convenzioni con la Croce Rossa per la misurazione di glicemia, colesterolo, pressione arteriosa, battito cardiaco, ogni ultima domenica del mese sia nel capoluogo sia nella frazione Campiano e la collaborazione con l’Oasi per le analisi del sangue e delle urine ogni giovedì, servizi utili per gli anziani che non potrebbero recarsi nei distretti da soli.

L’unico rammarico delle due donne, che hanno guidato il Comune in questi anni, è la poca partecipazione, che peraltro non è un male circoscritto solo a Cazzano. «Auspico che il prossimo sindaco sia come Maria Luisa Contri e anche migliore, se possibile», conclude Dalla Riva.

Vittorio Zambaldo

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