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Soave, le sue feste e i festival hanno fatto il giro del mondo

Non è andata in onda in Italia, ma nel resto del mondo sì, martedì scorso, la puntata di Community all’insegna dell’italianità di Rai World, che è stata aperta dal servizio sul borgo di Soave, Paese Bandiera Arancione del Touring Club d’Italia dal 2003. Gli intervistati che hanno fatto conoscere meglio Soave agli italiani residenti all’estero sono stati il musicista soavese Pierpaolo Adda e l’assessore a cultura e turismo Alice Zago. Le immagini e le voci su Soave sono state viste da italiani e non solo, residenti o temporaneamente trasferitisi a Toronto, New York, San Paolo del Brasile, Buenos Aires, Pechino, Singapore, Hong Kong, Johannesburg e altre città del Sud Africa, Sidney e Perth, città australiane. La trasmissione Community, essendo rivolta agli italiani che si trovano in Asia, in America, in Australia e Nuova Zelanda, non viene trasmessa nei Paesi europei ma la si può vedere su internet (www.rai.it/dl/RaiTV/progr ammi/media/Contentltemc 3752e9b-f936.4d11-afa4-07d0be3316d5.html). L’assessore Zago ha raccontato le principali manifestazioni soavesi, quali la festa dell’uva di settembre, la più antica d’Italia (risale al 1929) e la festa medioevale del vino bianco Soave, ma anche «Soave, Città del libro e della cultura» che si svolge in aprile. L’assessore ha spiegato come Soave si meriti il marchio turistico Bandiera Arancione dal 2003, che viene rinnovato ogni tre anni e l’importanza del prodotto tipico, il vino bianco Soave, con la Cantina di Soave e i suoi 2.200 soci conferitori, che si sta ampliando («uno dei più grossi investimenti del settore agroalimentare in Italia», ha chiarito Zago) per far fronte alle richieste del nettare soavese in tutto il mondo. Zago non è mancata di ricordare del riconoscimento ottenuto da Soave lo scorso anno dal ministero delle Politiche agricole come primo «Paesaggio rurale storico italiano». Mentre Adda e Zago parlano, vengono mostrati il castello e gli angoli interni del borgo murato, come Porta Aquila e Porta Verona con il Fruttaio di grappoli di Garganega, la Fontana del vino, la Bandiera con il leone di San Marco che sventola in piazza Antenna, l’enoteca mentre si brinda, ma anche i filari di Garganega e gli sbandieratori durante la sfilata medioevale. Pierpaolo Adda ha parlato della quattrocentesca chiesa dei Padri Domenicani («con la porta che si apre con la chiave in ferro battuto che girando fa lo scrocco»; «Sembra di entrate in piccolo nella Cappella degli Scrovegni», ha detto Adda) e del Soave Guitar Festival, che dopo 21 edizioni, non viene più organizzato dallo stesso Adda, anche se il presentatore e Zago hanno chiesto all’artista di riprendere in considerazione l’ipotesi di riorganizzare l’evento dedicato alle chitarre acustiche ed elettriche (Zago: «Ci stiamo lavorando»). Il musicista soavese ha presentato anche suo primo cd da solista, appena uscito Lancillotto e Ginevra («perché volevo dire la mia sull’amore») con 14 canzoni sull’amore (Io sono Lancillotto), ma anche dell’antologia di soavesi illustri e meno noti, oggi defunti, chiamata Nato a Soave... in casa. La puntata di Community, registrata in dicembre negli studi di Saxa Rubra, è proseguita con la vicenda del Crotone Calcio, salito dai dilettanti fino alla serie A, con Nicola Forte del Sole-24 Ore e con la lingua italiana, per tenerla viva tra chi non abita più in Italia. • Z.M.

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