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Sito con tutte le analisi
delle acque pubbliche
erogate in «zona rossa»

Da ieri è in rete un sito che riporta le analisi che vengono effettuate ogni giorno, in tutti i Comuni presenti nell’area rossa, cioé quella più esposta all’inquinamento da Pfas. Entrando in www.analisipfas.it, infatti, si può vedere l’esito dei controlli effettuati a partire da giovedì 5 ottobre, per quanto riguarda la presenza nell’acqua pubblica di Pfoa, Pfos e la somma degli altri Pfas.

«SI TRATTA di controlli su campioni prelevati dagli uomini dell’Arpav, che sono agenti di polizia giudiziaria, ed analizzati con i macchinari a disposizione dell’agenzia, che sono quelli tecnologicamente più all’avanguardia in Europa per cui, in merito alla loro veridicità, non possono essere sollevate obiezioni», spiega il direttore di Arpa Veneto, Nicola Dell’Acqua. Il quale ricorda che proprio per far sì che vengano compiute queste operazioni, la Regione ha speso in attrezzature di controllo un milione e mezzo di euro. Attrezzature che sono così precise «che permettono di cercare quantità di Pfas che sono pari ad un granello di zucchero all’interno di una grossa nave».

«PER AVERE anche la garanzia che l’acqua che viene bevuta da bambini e ragazzi è a posto, dalla prossima settimana verranno realizzate analisi anche in tutte le scuole della zona rossa», ha poi aggiunto Dell’Acqua. Il quale ha spiegato anche che i limiti adottati dal Veneto possono essere copiati da altre Regioni - «Io per primo l’ho proposto alle altre Arpav, sapendo quali sono i problemi legati all’assenza di regole restrittive», ha detto - e che ora, essendoci dei parametri obiettivo di tipo sanitario, «è necessario lavorare perché vengano stabiliti anche dei limiti ambientali». LU.FI.

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