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Sismografo in aula
Studenti a caccia
di scosse sismiche

Il professor Massimo Bubani vicino al sismografo professionale FOTO PECORA
Il professor Massimo Bubani vicino al sismografo professionale FOTO PECORA
Il professor Massimo Bubani vicino al sismografo professionale FOTO PECORA
Il professor Massimo Bubani vicino al sismografo professionale FOTO PECORA

Registrano e osservano i terremoti in classe, studiando il fenomeno naturale non sui libri, ma grazie ad un vero sismografo. Infatti quaranta ragazzi di terza media quest’anno, andranno a lezione di sismologia.

La scuola media «Antonio Pisano» di Belfiore è la prima scuola veronese ad essere dotata di un sismografo professionale, che riesce a rilevare in tempo reale i terremoti su tutto il territorio nazionale e a stabilirne la magnitudo, e registra anche le scosse più forti a livello internazionale, i cosiddetti telesismi.

L’idea è venuta all'insegnante di matematica e scienze, Massimo Bubani, che quest’anno ha pensato di proporre una nuova materia, la sismologia appunto, dopo aver appassionato negli anni scolastici passati gli studenti con l’astronomia. Il progetto didattico sulla sismologia, era stato già avviato lo scorso anno scolastico, con i ragazzi che erano usciti dalla terza media in giugno, i quali hanno costruito un plastico, durante le ore di laboratorio, con modellini di case poco sicure in caso di terremoto, realizzate in pietra e case in miniatura costruite invece con corretti criteri antisismici.

Sollecitato da componenti della Lego, che imitano le scosse terrestri sul plastico, in base alla forza di tali finte scosse, le case più fragili sul plastico crollano e quelle costruite con accorgimenti antisismici, resistono.

L’intensità del terremoto in miniatura viene registrata da un piccolo sismografo, regalato lo scorso anno alla scuola media belfiorese dall’Università di Stanford, negli Stati Uniti, «con la quale la nostra scuola collabora da diversi anni in campo astronomico», ricorda il professor Massimo Bubani.

Da questa prima esperienza e grazie a questo gradito dono, è nata l’idea di proporre e creare un progetto didattico di più ampio respiro e trasversale, sulla sismologia.

Cosa che è stata resa possibile quando, poco prima dell’inizio dell’anno scolastico, è stato installato sotto la scuola media, nel seminterrato, un sismografo professionale, fornito dall’azienda S.a.r.a. di Perugia.

Il sismografo, ogni tre secondi, monitora il sottosuolo nazionale e ne registra i movimenti. Ad esempio ha registrato le scosse del 24 agosto verificatesi nel Reatino e tutte quelle successive.

Il costo del sismografo, è stato sostenuto grazie al contributo di mille euro, stanziato dalla Giunta comunale a favore della scuola.

«Il sismografo, registra ogni movimento tellurico e le onde prodotte dalle scosse, vengono mostrate sul personal computer in tempo reale», sottolinea sempre Bubani. «Gli studenti dovranno imparare nel corso dell’anno scolastico, a determinare l’epicentro del terremoto, la sua magnitudo e impareranno a fare le analisi dei terremoti, non sui libri, ma con strumenti scientifici. Riusciranno a studiare anche terremoti, i cosiddetti telesismi, che si verificheranno a distanza considerevole».

Ricerche scientifiche che avranno una ricaduta su altre materie, quali la geografia, la storia (per conoscere quanti eventi sismici si sono verificati su un determinato territorio) e tecnologia, apprendendo le corrette norme ed accorgimenti tecnici per rendere o costruire case, a prova di terremoti.

Inoltre verranno appresi dai ragazzi i corretti comportamenti da tenere in caso di terremoto.

«Le ricerche condotte dagli studenti, verranno verificate e confrontate con i dati messi in rete dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, con il quale saremo in contatto», assicura Buban. «Cercheremo di coinvolgere altre scuole italiane, soprattutto superiori, nella logica di collaborazione tra scuole», evidenzia il docente di scienze. «Le altre scuole potranno facilmente reperire i nostri dati, perché li metteremo costantemente online».

Ovviamente, gli studenti delle scuole medie faranno anche delle prove di evacuazione dell’edificio scolastico. In caso di scossa a Belfiore o nei dintorni, il sismografo registrerà il terremoto sul loro computer in classe e studenti ed insegnanti saranno in grado di uscire tempestivamente dal plesso scolastico, edificio comunque con un alto grado di antisismicità.

«I ragazzi sono elettrizzati da questo nuovo corso di studi, su una materia di cui in estate hanno sentito a lungo parlare, dopo il disastro avvenuto in centro Italia», conclude Bubani, «per mettere in atto il quale devo ringraziare le mie colleghe, le professoresse Monica Dal Bosco ed Elisa Sitta che sostengono sempre i miei progetti didattici, nonché la precedente dirigente scolastica, Sonia Gottin ed anche l’attuale dirigente, Donatella Mezzari».

«Infine un grazie», conclude, «lo rivolgo all’amministrazione comunale, in primis al sindaco Alessio Albertini, che ha creduto e sostenuto economicamente questo progetto, pagando il sismografo».

Zeno Martini

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