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«Si parla tanto di fusione
ma nei programmi
per il 2017 è ignorata»

Il municipio di Caldiero
Il municipio di Caldiero
Il municipio di Caldiero
Il municipio di Caldiero

«Nel Documento unico di programmazione dell’anno prossimo, non c’è alcun riferimento alla fusione con Belfiore, così come non c’era nel Dup nel 2016». Questa l’obiezione mossa alla maggioranza dalla capogruppo di opposizione, Carmen Tomba, nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Caldiero: «Se siete così convinti del progetto che state portando avanti di fusione a due», ha detto, «perché sul documento di programmazione non si trova alcuna voce di riferimento in merito ? Chi verrà eletto in primavera e arriverà dopo di voi, non troverà nulla di scritto e si troverà a rincorrere una realtà che, magari, non avrebbe voluto».

«QUESTO DUP è un documento zoppo», ha attaccato la consigliere di minoranza. «Avete reintrodotto la piscina coperta, che avevate tolto lo scorso anno, pur sapendo che il Comune non è in grado di gestire un’opera del genere. Non avete inserito invece la fusione, che non avevate presentato nel vostro programma elettorale di cinque anni fa». «Abbiamo chiesto di ritirare lo studio sulla fusione con Belfiore, per approfondirlo e voi non avete voluto», ha ricordato alla maggioranza Tomba. «Non si sa nulla così della gestione dei servizi una volta che i due Comuni saranno fusi. Non si sa nulla delle tasse e nemmeno come verranno gestiti gli uffici municipali. Si fanno passi di questo genere, senza avere un inquadramento di massima sulle cricità di gestione del nuovo ente locale». «Anch’io non ho visto nulla sul Dup», ha aggiunto il consigliere di minoranza Luciano Lucchese, «sarebbe il caso di prevedere una spesa per la fusione». «La fusione fatta in questa maniera è sbagliata», ha sentenziato il consigliere di opposizione Alfonso Ferri. «Il progetto di fusione a quattro, anche con Colognola e Illasi, era invece una cosa buona»”.

«NON CI SIAMO ESPRESSI sul Dup e non ci esprimeremo finché la Regione non darà il proprio ok alla fusione», ha risposto all’opposizione il sindaco, Giovanni Molinaroli. «Noi non ci siamo mai espressi né contro, né a favore della fusione con Belfiore. Vogliamo solo arrivare a dare la possibilità ai cittadini di decidere con il referendum, visto che c’è questa opportunità. Il referendum è l’unico strumento democratico che abbiamo per decidere del nostro futuro. Il precedente sindaco di Colognola, Alberto Martelletto, ha fatto un passo indietro, demandando la decisione sulla fusione all’amministrazione successiva. Cosa legittima. Ma l’attuale sindaco di Colognola (Carcereri De Prati, ndr), vuole attendere di vedere cosa accadrà tra Caldiero e Belfiore, prima di sottoporre l’argomento ai propri concittadini. Cosa dovremmo aspettare quindi, se Colognola non vuole entrare nel Comune a quattro? Noi abbiamo deciso di andare avanti e siamo in attesa che la Regione decida se il percorso che abbiamo fatto assieme a Belfiore sia meritevole di essere sottoposto al giudizio dei cittadini».

Zeno Martini

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