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Si gioca a calcio per ricordare i quattro ragazzi morti in auto

Una fiaccolata per i quattro amici morti ad Arcole
Una fiaccolata per i quattro amici morti ad Arcole
Una fiaccolata per i quattro amici morti ad Arcole
Una fiaccolata per i quattro amici morti ad Arcole

Ricordare la morte celebrando l’amicizia, la solidarietà e la vita. Sembra un paradosso, eppure è così. A cinque anni dallo spaventoso schianto alla rotonda di Arcole, che spense improvvisamente e tragicamente i sogni di Anna, Michel, Enrico e Nico, i genitori dei quattro ragazzi, i familiari e le decine di amici che non li hanno mai dimenticati hanno deciso che era finito il tempo del mesto pellegrinaggio pubblico alle lapidi che li ricordano, poste sul rondò della morte. L’anniversario dell’incidente mortale verrà invece celebrato con una partita di calcio a 5, giocata a Zimella dagli amici dei quattro angeli con uno scopo solidale: raccogliere fondi per la onlus Bianca nel cuore, associazione di San Bonifacio che sostiene il percorso terapeutico di Bianca, una bambina di 8 anni affetta da una malattia rara ancora senza nome che le causa gravi deficit fisici. L’associazione finanzia anche terapie per altri bambini disabili e aiuta la ricerca medica. L’evento Partita del cuore è aperto a tutti e si terrà domani alle 18, al palazzetto dello sport di Santo Stefano di Zimella. Scenderanno in campo due squadre, formate dagli amici di Anna Koudiakov, Michel Casarotto, Enrico Boseggia e Nico Bottegal. Tra di loro anche il fratello minore di Enrico, Matteo. Ma non sarà una serata dedicata soltanto ai quattro amici che vennero travolti e uccisi da un’auto di grossa cilindrata condotta da un uomo che risultò positivo all’alcoltest e sta scontando la pena di omicidio plurimo in carcere. Le famiglie di Anna, Michel, Enrico e Nico hanno infatti aperto le porte ad altri genitori colpiti dal più atroce dolore che una mamma e un papà possano provare: la perdita del proprio figlio. Parteciperanno all’iniziativa anche i genitori di Davide Lanza, il 24enne di San Gregorio morto lo scorso anno dopo venti mesi di agonia a seguito di un’uscita di strada, e i familiari di Alberto Rinaldi, deceduto a 29 anni nel 2015 dopo che la sua auto era piombata nel fiume Fratta a Sule. Prima della partita di calcio, i genitori e gli organizzatori faranno un discorso introduttivo. Saranno presenti anche i responsabili di Bianca nel cuore. Poi scenderanno in campo i giocatori che hanno dai 20 ai 26 anni e provengono dal Colognese e dal Sambonifacese. Al termine dell’incontro sportivo i volontari del centro giovanile di San Gregorio prepareranno un risotto per tutti. La pietanza avrà un costo simbolico che servirà a finanziare l’associazione che aiuta la bambina disabile di San Bonifacio. Ai genitori e ai giocatori verrà consegnata una medaglia ricordo della prima Partita del cuore per Anna, Michel, Enrico, Nico, Alberto e Davide, con la speranza che questo diventi un appuntamento da ripetere ogni anno. Intanto Valentina Bergamasco, cugina di Nico, ha già fatto partire su Facebook una raccolta di fondi per Bianca nel cuore che rimarrà attiva fino a fine novembre. Si possono donare piccole o grandi cifre. «Ogni contributo è utile alla causa», spiega Bergamasco. I quattro angeli, diventati sei, non sono dunque morti invano. Sono fonte di ispirazione per compiere buone azioni e aiutare chi si trova in difficoltà. •

Paola Bosaro

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