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Sero pigia e vince
La contrada veste
d’arancio il paese

Mattia Preto, e  i fratelli Stefano e Davide Bogoni, vincitori della pigiatura della Garganega FOTO PECORA
Mattia Preto, e i fratelli Stefano e Davide Bogoni, vincitori della pigiatura della Garganega FOTO PECORA
Mattia Preto, e  i fratelli Stefano e Davide Bogoni, vincitori della pigiatura della Garganega FOTO PECORA
Mattia Preto, e i fratelli Stefano e Davide Bogoni, vincitori della pigiatura della Garganega FOTO PECORA

Palio delle contrade, buona la terza: dopo due tentativi andati vuoto, domenica pomeriggio il parco comunale ha accolto la trentesima edizione della sfida tra le contrade. Un palio ridotto, limitato cioè alla sola gara di pigiatura, in cui a dettar legge è stata la contrada Sero. La conquista del Palio del trentennale, dipinto da Federico Pillan e Michela Bogoni, e consegnato alla presenza del sindaco Gabriele Marini e del vice presidente della Pro loco Gianluca Bolla, fa salire a nove il numero totale di sfide con cui il Sero ha «dipinto» Monteforte di arancione: l’ultima volta era stato nel 2012.

Edizione ridotta, si diceva, perché dopo due rinvii per maltempo e davanti all’impossibilità di utilizzare il centro per svolgere le canoniche quattro prove, la Pro loco e le otto contrade hanno ripiegato sul parco comunale e proposto la sola gara di pigiatura a piedi nudi.

Nel tino, i fratelli Stefano e Davide Bogoni con Mattia Preto, a completare la triade, sono risultati imbattibili: nei quattro minuti di tempo assegnati loro per la gara, hanno pigiato 57,90 chili di mosto di uva Garganega. Sono tutti più giovani del Palio, ma se ai fratelli Bogoni l’esperienza nel tino non mancava, per Preto è stato un debutto: «Da fuori sembra meno dura», diceva riguardo la sfacchinata, «ma se fai gioco di gruppo cambia tutto». Cambia, eccome: «Perché non serve a niente essere rudi, la differenza la fanno la calma e i piedi». Indubbio, soprattutto se nel tino sono entrati piedi 46, 44 e 42. I tre ridono, ma non nascondono la soddisfazione: «Un bellissimo modo per festeggiare le novità della contrà, a partire dallo stand che ha debuttato alla serata dedicata ai sapori delle contrade!».

Sero vince davanti a Sarmazza (55.70 chili), Madonnina (54.80), Drìo piazza (49.90), Costalunga (49.40), Rubian (44.20), Praja (41.20) e Brognoligo a quota 40.50 chili: i più veloci nella prima corsa di rifornimento del tino sono stati i contradaioli di Rubian e Drio Piazza, i più rudi quelli di Madonnina e Drio Piazza (che la Garganega l’hanno schiacciata a schiaffi e pugni). Altre curiosità: nel tino di Sarmazza è finito il trittico dei fratelli di Bogoni mentre in quello di Praja Lisa Veneri, unica pigiatrice della sfida.

Festa dell’uva a Monteforte fa rima da sempre con festa dei coscritti: quest’anno è stata la volta degli «ultimi del millennio», cioè i ragazzi del ’99. Avevano lavorato tanto per onorare, come tradizione, il raggiungimento della maggiore età, avevano costruito il proprio carro che però non hanno potuto far sfilare: così hanno ripiegato con una mini discoteca-mobile con cui hanno animato il parco, «testimoni di come, pur tra tanti ostacoli, si riesca a trovare il modo di fare festa. La classe è una tradizione e va rispettata», proclamano, «senza opposizioni e impedimenti».

Paola Dalli Cani

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