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Serata dedicata
a Maffeo: si proietta
il suo primo film

Tornerà sul grande schermo questa sera alle 21 nella sala civica a fianco del municipio, «Il tempo dei tabarri», il primo film girato dall'artista locale Maffeo d'Arcole. Una pellicola del 1997, girata tra le campagne arcolesi, quelle di Isola della Scala e davanti al teatro «La Scala» di Milano. «I protagonisti del film sono veri contadini, che si sono prestati a fare gli attori per le riprese del film», ricorda Maffeo Burati, in arte Maffeo d'Arcole, «perché solo veri contadini potevano mostrare come veniva ammazzato un tempo il maiale per fare insaccati e come hanno fatto partorire una vacca vera, che ha avuto un vitellino, come si vede nel film».

Per realizzare il quale, è stata ricostruita una stalla d'epoca e sono state utilizzate varie comparse, tutte in costume del tempo, quando gli uomini d'inverno si avvolgevano attorno al corpo quelle mantelle nere o marrone tipiche, chiamate tabarri.

«È un film che mostra la realtà del mondo contadino di ieri, per far vedere come eravamo e fare un raffronto con il mondo attuale, seppur di campagna, che è radicalmente cambiato, con ritmi e regole completamente diversi», commenta Maffeo. «Il tempo dei tabarri» è stata la prima esperienza di Maffeo d'Arcole dietro la macchina da presa.

Lui, artista versatile e a tutto tondo, non si è cimentato infatti solo con le arti visive, quali la pittura e la scultura. Ha voluto affrontare anche l'arte cinematografica. Dopo il film del 1997, nel 2001 ha girato infatti «Le Cassette», un film sulla realtà delle mondine dei primi del Novecento e poi nel 2007 la sua, al momento, ultima opera per il grande schermo, ossia «Un prete in campo», sulla vita di don Giovanni Sbalchiero.

La serata di oggi è promossa dall'associazione «Sentiero civico» ed è ad ingresso gratuito. Z.M.

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